Riportare l’ex ospedale di Luco ad una funzione socio-sanitaria?

Riportare l’ex ospedale di Luco ad una funzione socio-sanitaria?

La situazione creata dalla pandemia ha imposto un ripensamento sul modello di sanità pubblica nel nostro paese per potenziarne le strutture, il personale e la presenza sul territorio. La sanità vista non solo come settore importante di spesa ma anche come elemento qualificante di crescita economica e di benessere per una comunità.

La crisi causata dal virus ha messo in evidenza la necessità di nuove strutture sanitarie in grado di evitare il sovraffollamento degli ospedali e nello stesso tempo garantire assistenza per il decorso della malattia.

Gli studiosi della medicina e in particolare dell’evoluzione dei virus non escludono che in futuro, nonostante la scoperta dei vaccini, una situazione del genere non possa ripetersi e quindi è necessario non farsi trovare impreparati per evitare che la situazione sanitaria possa pregiudicare pesantemente la vita sociale e produttiva di un paese.
Per evitare che questo si verifichi non è però sufficiente una sanità efficiente ma sarà necessario anche un ripensamento delle politiche economiche e sociali per limitare la crescita di povertà e disuguaglianze.

In questa situazione potrebbe trovare nuova vita l’ex ospedale di Luco di Mugello con funzioni socio-sanitarie?

Nel corso di questi anni si è pensato quasi unicamente ad un suo nuovo utilizzo come struttura turistico ricettiva ma i vari bandi pubblicati dalla Regione non hanno condotto a nessun esito , fino alla decisione di passarlo al patrimonio della fondazione dl Maggio Musicale per favorirne la ricapitalizzazione. Un’operazione di dubbio valore che rischia di rendere ancora più difficile il recupero dell’ex convento.

Già lo scorso anno nel corso di alcuni incontri elettorali avevo avanzato la proposta di un suo utilizzo in campo sanitario pensando soprattutto alla crescita di malattie croniche causata dall’invecchiamento della popolazione. Un investimento pubblico non indifferente ma che avrebbe permesso di riportare l’ex ospedale alla sua funzione con ricadute significative per la frazione e il territorio, magari riservandone una parte per altre attività in ambito sociale o culturale.

La situazione attuale in cui tutti sono alla ricerca di posti letto aggiuntivi per far fronte alla crescita dei contagiati dal covid-19 non potrebbe essere l’occasione per pensare ad un progetto che , sfruttando anche le risorse che dovrebbero arrivare dall’unione europea(recovery fund), porti a recuperare la struttura ospedaliera per far fronte ad eventuali emergenze e comunque per un utilizzo a favore di lungodegenti o per attività riabilitative liberando posti in immobili da destinare ad altre attività mediche.

Invece di vendere per poco più di un milione di euro un ex convento di grande valore storico perché non spenderne qualche decina per riportarlo al suo vecchio splendore e alla sua vocazione sanitaria?

 

Sarebbe il modo più bello di festeggiare i 150 anni dalla fondazione dell’ospedale del Mugello avvenuta nell’agosto del 1871.

Leonardo Romagnoli

10.11.20

One thought on “Riportare l’ex ospedale di Luco ad una funzione socio-sanitaria?

  1. Luco , il sanatorio a pratolino altre strutture a careggi non ci vuole dei geni per capire che ora sono utili come l’ospedale nuovo a borgo non ristrutturando quello attuale. Ma chi ci governa non ci arriva!!!!