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L’ospedale elettorale 2

di Leonardo Romagnoli

borgo_san_lorenzo_ospedale01Fin dal suo nascere l’iniziativa del “comitato per l’ospedale del Mugello” era parsa fortemente viziata da una caratterizzazione prevalentemente pre elettorale con il futuro candidato di Udc e Per Borgo Luca Margheri a fare da apripista.
Però dopo la notizia del finanziamento per interventi di consolidamento sulla struttura da parte della Asl per 1.400.000 euro e la costituzione ufficiale  del Comitato con un’apertura al confronto con le amministrazioni pubbliche si pensava che  fossero tornati a  prevalere gli interessi della collettività rispetto a quelli politico-elettorali.

Purtroppo la prima uscita pubblica  con l’articolo della Nazione del 2 marzo (anche l’uscita di sabato non è casuale essendo il giorno di maggior vendita del quotidiano) dimostra che  la confusione tra interessi elettorali rappresentati da candidati e liste e il comitato è massima.

“Il comitato – nell’atto costitutivo – fa appello a tutti i cittadini, agli enti e alle istituzioni affinchè entrino a far parte del comitato stesso, per renderlo sempre più forte e autorevole nei confronti di Asl e Regione al fine di rappresentare con efficacia le  istanze dell’intera comunità mugellana” ma intanto  nell’articolo alcuni suoi esponenti parlano di “fumo negli occhi”, di “falsità” da parte del sindaco di Borgo San Lorenzo quasi che lo stanziamento di 1.400.000 euro fosse vissuto con stizza, come una novità non prevista che rischia di incrinare  una bella campagna elettorale studiata a tavolino. Altrimenti che senso ha dire che “è solo una voce generica del bilancio di previsione 2014, senza delibere specifiche né progetti”? Nella mail della dirigenza della Asl invece si fa esplicito riferimento all’uso per interventi di consolidamento dell’ospedale che dovranno essere progettati in questo anno e attivati dal prossimo. E il comitato su questo va a ruota  dicendosi preoccupato che non si prenda in considerazione l’ipotesi di demolizione e ricostruzione e che “tale ipotesi, se pur remota, non sia stata presa in considerazione dal Comune in sede di redazione del nuovo regolamento urbanistico”. Il Comitato su questo ha chiesto un incontro al Sindaco?
Scusate se lo dico brutalmente ma mi sembra che qualcuno sia quasi dispiaciuto che nessuno, a nessun livello istituzionale,   avanzi ipotesi di chiusura dell’ospedale di Borgo San Lorenzo .

L’ospedale del Mugello del futuro va pensato sicuramente in modo diverso dalla struttura attuale ma, per esempio,  non è detto che debba essere scelta una collocazione diversa da quella attuale dove ci sono tutti gli spazi per  nuove edificazioni o ristrutturazioni, senza neppure il bisogno di fare nessuna variante urbanistica. Ma questo è un dibattito da fare con serenità, fuori dalla campagna elettorale, e soprattutto con la sicurezza del mantenimento dei servizi e di una struttura ospedaliera funzionante anche grazie agli interventi di consolidamento che verranno realizzati e che,per essere valutati, devono  essere conosciuti e progettati.
“L’alternativa al miglioramento sismico delle strutture esistenti è rappresentata dalla ricostruzione del plesso. Una decisione al riguardo non può che basarsi su di una valutazione complessiva di ordine economico, strategico e gestionale, ai fini della quale gli aspetti strutturali rappresentano solo una parte del problema”, se queste sono le conclusioni  della “relazione sulla verifica sismica dell’Ospedale” riportate dallo stesso comitato non si capisce cosa ci sia di sconvolgente in considerazioni che sono di semplice buon senso e che non contrastano in niente  con quanto fino ad adesso hanno cercato di fare  e ottenere le istituzioni locali. Si vuole salvaguardare l’ospedale pensando a soluzioni da realizzare a breve e lungo termine che possano comprendere anche un nuovo plesso? Oppure si pensa che un eccesso di allarmismo possa portare a scelte più efficaci e in tempi più brevi?
Oggi l’ospedale di Borgo ha un suo ruolo e , come ho già scritto, non è considerato dalla Regione fra i “piccoli ospedali”,né è inserito in elenchi di future dismissioni, bisogna invece stare attenti che spinte , anche tecniche, verso una chiusura anticipata del plesso, per problemi che possono essere affrontati con la dovuta attenzione e prudenza, non comportino la perdita  per sempre di una struttura ospedaliera  nel Mugello. A quel punto i voti ricevuti o persi non serviranno più a nessuno.

Leonardo Romagnoli

3.3.14 .

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