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L’inchiesta di Barberino e Borgo San Lorenzo

di Leonardo Romagnoli

L'inchiesta di Barberino e Borgo San Lorenzo

LISTA CIVICA PER BORGO                                           LISTA CIVICA LIBERO MUGELLO

 Borgo San Lorenzo, 10 febbraio 2010  

 

L’INCHIESTA GIUDIZIARIA A BARBERINO E IL RIFLESSO SUL COMUNE DI BORGO SAN LORENZO 

 

L’inchiesta in corso sulle vicende urbanistiche del comune di Barberino di M.llo, non possono lasciarci indifferenti. In primo luogo perché uno dei protagonisti in negativo di quella brutta vicenda è approdato nella struttura del nostro comune e non in un ruolo marginale, ma come dirigente dell’ufficio tecnico: stiamo parlando dell’arch. Pinarelli. Non si tratta di farne un caso personale e non sta a noi entrare nel merito di una vicenda che riguarda un altro comune e sulla quale la magistratura sta indagando, ed è altresì superfluo anche riaffermare il principio (che dovrebbe valere sempre e non solo quando si è direttamente chiamati in causa) della presunzione di innocenza fino a prova contraria.

La questione che ci preme sollevare è di tipo politico e la domanda come si suol dire, sorge spontanea: ma la nostra amministrazione, il nostro sindaco, hanno compiuta una scelta oculata, ragionata e nell’interesse della comunità quando hanno deciso di affidare all’arch. Pinarelli un ruolo delicato e di grande rilevanza come quello di dirigente dell’U.T? Ricordiamo come questo incarico sia di carattere fiduciario e che è lo stesso sindaco a rispondere della scelta compiuta e ad assumersene la responsabilità. Ora se è vero che l’arch. Albisani ha “rimesso il suo incarico” da quello stesso ufficio per aver commesso delle irregolarità, come può il sindaco mantenere in carica in un rapporto fiduciario l’attuale dirigente così compromesso in una vicenda dai contorni oscuri e preoccupanti? L’U.T. del comune di Borgo San Lorenzo è già stato fortemente penalizzato negli scorsi mesi e, nonostante le numerose professionalità presenti che hanno consentito comunque di mantenere uno standard apprezzabile di efficienza, ci pare che il perseverare con una scelta a dir poco infelice, rischi di creare una paralisi che non è né auspicabile, né sostenibile. Il comune di Borgo si deve ancora dotare di quel fondamentale strumento urbanistico che è il Regolamento Urbanistico ed è su questo punto già in ritardo. Crediamo che questa vicenda non possa che creare ulteriori difficoltà e ritardi e ciò a scapito di tutti i cittadini. Senza contare che affidare la piena responsabilità della costruzione del nuovo regolamento urbanistico a una figura sotto indagini proprio sullo stesso tema rischia di gettare ombre e sospetti. E anche sul merito qualche dubbio sarebbe lecito avere, visto che il regolamento urbanistico di Barberino, curato dall’architetto Pinarelli, ha visto la cancellazione, da parte del Genio civile, di oltre la metà delle aree edificabili previste, residenziali e produttive. 

Un’ultima considerazione riguarda la questione morale: le liste civiche spesso si costituiscono anche e proprio in risposta alla inaffidabilità, da questo punto di vista, dei partititi strutturati ed organizzati. Crediamo che questa vicenda ne sia un ulteriore conferma e che pure il partito democratico debba cominciare a farsene carico seriamente, facendo un esame di coscienza perché oramai i segnali negativi in questo senso sono numerosi ed inquietanti.

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