Il monossido di diidrogeno è un composto inodore, incolore (nella sua forma originale), che contiene idrossido (componente tra l’altro dell’acido solforico). I chimici sapranno che è conosciuto anche come idrossido di idrogeno ed in alcune nomenclature è definito acido idrico per la sua formula. In natura si trova praticamente dovunque ma è possibile sintetizzarlo anche in laboratorio. E’ utilizzato come refrigerante, componente di sostanze tossiche, armi chimiche e processi industriali semplici e complessi. Lo rinveniamo in abbondanza nei servizi igienici, in genere come prodotto di pulizia, ma era presente anche nei campi di sterminio (in piccole quantità, sembra), nei laboratori chimici ed in quelli che si occupano di sperimentazione animale.
Basterebbe sottolineare che è provato come sia quasi sempre letale l’inalazione e, non per niente, questa sostanza compone buona parte delle piogge acide e dei farmaci chemioterapici endovena. Si tratta di sostanza spesso corrosiva per i metalli (e non sorprende, il suo effetto è visibile ad occhio nudo!).
Ormai da decenni, questa sostanza chimica trasparente, è stata rinvenuta nelle cellule tumorali (di tutti i tipi!) e nonostante sia potenzialmente pericoloso, l’esposizione è frequente (addirittura incoraggiata) sui bambini e gli anziani, come sappiamo la fascia di popolazione più esposta ai danni ambientali, ma non solo: alcol, caffè e bibite gassate ne sono pieni, per non parlare dei farmaci (anche quelli pediatrici ed omeopatici!).
Praticamente impossibile, viviamo circondati dal DHMO, ne assumiamo quantità ingenti ogni giorno, tanto che esistono associazioni di studio ed analisi dei danni del composto che per ora sembra non abbiano ottenuto alcun risultato. L’unico dato certo finora è che gli animali acquatici non subiscono alcun danno dalla sostanza.
Il lato più inquietante della vicenda è che esistono industrie (anche in Italia) che producono DHMO (in genere confezionato in contenitori di plastica oblunghi) e che realizzano guadagni enormi dalla vendita e diffusione del prodotto, si può dire con sicurezza che il nostro paese è tra i maggiori produttori e consumatori della sostanza, con multinazionali che assicurano l’esportazione e la diffusione mondiale senza alcuna limitazione particolare. Nonostante qualcuno provi a promuovere l’uso della sostanza (un gruppo californiano ne condivide l’uso), esistono movimenti sparsi nel mondo che cercano di diffondere la notizia che il DHMO è una sostanza chimica potenzialmente pericolosissima e persino letale. Sono state descritte persino gravissime ustioni causate dall’uso improprio anche in ambiente domestico.
Anche in Italia, tempo fa, un “noto naturopata” iniziò una raccolta firme e delle analisi nei suoi laboratori speciali per identificare la particolare sostanza (questa è una copia della pagina che comparve nel suo sito). Nonostante il suo tentativo di fare chiarezza sul tema, come testimoniano le sue dichiarazioni subito dopo le prime analisi:
“I tempi delle risposte dei laboratori NON sono quelli che vorrei e poi il problema non e’ molto semplice, occorre il suo tempo.
Per ora so solo che sarebbe meglio evitare di utilizzare questa acqua chimica per il fatto che il CEM di quest’acqua NON e’ identico a quella dell’acqua naturale e cio’ mi basta per sapere che puo’ produrre dei danni, sicuramente nel tempo.” […] “Il domicnio (sic.) di coerenza di quel tipo di acqua chimica NON e’ identico a quello naturale.”
Per rendere tutto più misterioso potrei aggiungere qualcosa come: sveglia!!!1!!11, urlo di battaglia di tutti i complottisti.
Il monossido di diidrogeno è l’acqua.
dal blog Medbunker