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La politica che ci meritiamo?

di Leonardo Romagnoli

 

sordi_spaghetti_me_te_magnoAi tempi dell’armatore Lauro nella Napoli degli ani 50 si diceva che i voti venivano comprati con le scarpe o con la pasta. Una scarpa prima e ad elezioni vinte l’altra. In un periodo  di grande difficoltà e miseria una proposta irrinunciabile condita anche da un po’ di investimenti sulla squadra di calcio della città come sublimazione delle aspirazioni popolari.

Seguendo la campagna elettorale di questo 2013 ci accorgiamo che siamo davvero cambiati poco , all’armatore si è sostituito l’imprenditore edilizio diventato monopolista televisivo ma le promesse sono le stesse e il calcio è utilizzato allo stesso modo. La televisione ha poi peggiorato le cose impedendo il vero confronto, banalizzando tutto e con troppi giornalisti che non fanno domande o chiedono spiegazioni sui programmi e sulle proposte più assurde al limite della corruzione: adesso arriva anche la lettera che vi spiega come riceverete a casa il rimborso dell’imu se voterete l’unica persona che in dieci anni di governo è riuscita solo a fare i propri interessi. Tutto questo è possibile perché siamo diventati un popolo affetto da un serio Alzheimer politico o perché non abbiamo gli strumenti per capire dove finisce la propaganda e dove inizia la realtà? Siamo di fronte ad una truffa o a un reato previsto dalla legge come il voto di scambio? Sicuramente c’è una busta su cui non c’è scritto propaganda elettore ma “avviso importante. Rimorso Imu 2012” come se fosse la comunicazione dell’agenzia delle entrate anche se all’interno la lettera porta il simbolo del partito. E i reati sono almeno due : millantato credito, usurpazione di funzione pubblica (art.347 cp).Peserà nell’urna? Intanto qualche sprovveduto con l’avviso è andato a informarsi sono come chiedere il rimborso.

Qualcuno si ricorda dell’ici ? Era l’unica tassa federale che veniva utilizzata direttamente dai comuni per coprire i loro servizi e fare investimenti e della quale gli amministratori rispondevano direttamente ai cittadini. Con una bella trovata populista venne abolita dal governo che avrebbe dovuto varare il federalismo mettendo in seria difficoltà i bilanci di migliaia di amministrazioni comunali di tutti i colori, costrette a tagliare servizi oppure ad aumentare tariffe e altre tasse locali. Un disastro al quale lo stesso governo cercò di rimediare con l’istituzione dell’Imu che sarebbe dovuta entrare in vigore dopo il 2014 ( dopo le nuove elezioni politiche) e che invece per i disastrosi conti pubblici è stata applicata da Monti con una quota destinata direttamente allo stato.

Tra l’altro l’imu sulla prima casa è più vantaggiosa dell’ici e dove si sono verificati aumenti questo è stato determinato semplicemente dall’aggiornamento dei valori catastali ( ancora non completato), mentre diverso è il discorso per seconde case, attività produttive e immobili agricoli. Proporne semplicemente l’abolizione sulla prima casa è una stupidaggine che andrà a vantaggio solo dei più ricchi, di tutti coloro che possiedono immobili con alto valore catastale. Non Robin Hood ma Ruba Hood! E i miliardi che mancheranno ai conti pubblici verranno da un impossibile accordo con la Svizzera per colpire i capitali esportati illegalmente che non si è voluto fare a suo tempo quando la trattativa con lo stato elvetico l’hanno fatta Germania , Gran Bretagna e Stati Uniti. L’Italia invece varava lo scudo fiscale che è stato un bel regalo agli evasori. In ogni caso si tratterebbe comunque di un’entrata straordinaria a fronte della perdita costante di risorse per il bilancio dello stato e soprattutto dei comuni. Negli ultimi 10 anni non si è fatto niente per razionalizzare la spesa pubblica, soprattutto dello stato centrale, mentre si sono fortemente penalizzati gli enti locali con gravi ricadute per i cittadini ed un aumento della pressione fiscale, e tutto questo ha portato ad un peggioramento dei conti pubblici e ad un innalzamento del debito.
Un imbonitore è divertente quando vende prodotti farlocchi in una fiera ma diventa pericoloso se messo a governare un paese per di più contornato da uno stuolo di incapaci e ignoranti . Sono stati scelti dagli italiani? Non è una scusante è un’aggravante per il paese. Ministri dell’istruzione e della ricerca che scrivono in italiano balbettante e si lanciano in affermazioni ridicole sul piano scientifico, un ministro delle riforme per due legislature che non ha riformato niente per manifesta incapacità, ministri che gli stessi sottosegretari dello stesso partito definiscono “ignoranti come un asino”, ministri dell’interno che non si accorgono che nel loro stesso partito tesorieri e parlamentari si appropriano di ingenti risorse pubbliche . Lo stesso ex ministro che si propone di presiedere la regione Lombardia dove il suo partito viene ricordato più per le imprese del Trota che non per l’attività amministrativa contro Umberto Ambrosoli candidato della società civile e figlio di quel Giorgio, servitore dello Stato, ucciso dalla mafia per l’attività svolta come liquidatore della Banca Privata di Sindona.“Il vero si occulta meglio alla luce del televisibile. E questo è precisamente il nuovo statuto della menzogna, che è l’indifferenza assoluta ad ogni prova del contrario:la forza di persuasione del falso, basata esclusivamente sulla sua ripetizione e sulla soppressione delle voci contrarie”(R. De Monticelli- la questione morale).

“ Una moderna democrazia esige un livello di normalità morale che noi italiani purtroppo in generale non abbiamo raggiunto”(idem) “i servi diventano padroni senza smettere di fare i servi”.

Purtroppo è un’amara constatazione della realtà della nostra politica che ha raggiunto l’apice con il partito personale di un imprenditore televisivo. In quale paese del mondo il titolare di un’azienda il cui avvocato di fiducia è stato condannato per corruzione di magistrato( il proprietario si è avvalso invece di leggi appositamente approvate da un parlamento compiacente per ostacolare l’operato della magistratura)e quindi accusato di aver rubato una sentenza potrebbe aspirare a diventare primo ministro? Stiamo parlando di fatti accertati con tre gradi di giudizio e che sono di una gravità morale e economica senza precedenti.
“Chi ha in pugno questo strumento(la Tv Commerciale) vince le elezioni disse De Gasperi tornando dagli Stati Uniti. Il problema è dunque che non basta capire la realtà,bisogna ‘manipolarla’, se l’obiettivo è il potere. La nuova via al potere che viene sperimentata in Italia in questi decenni è dunque anch’essa, a suo modo, perfetta. Un forte potentato mediatico acquisisce la maggior fetta della Tv commerciale; “dà la linea” – per ovvio effetto concorrenza- a quasi tutto il resto del sistema televisivo;plasma la mente e le aspirazioni del “popolo profondo” attraverso l’intera programmazione (pubblicità e fiction soprattutto; il Tg è l’ultima e meno rilevante risorsa); ottiene il consenso del ‘suo’ “popolo profondo” e consolida il proprio potere, in un circolo ‘virtuoso’ imbattibile. Ma non è un caso facilmente ripetibile sic et simpliciter in altre realtà(Francia,Usa, Germania) Lo è forse nell’attuale Russia”(L.Canfora – la natura del potere. Laterza 2009 p.78).

Questo è avvenuto anche nel disprezzo delle leggi esistenti e grazie alla scelta davvero sciagurata del sistema maggioritario attuata all’inizio degli anni 90 con la convinzione di molta parte della sinistra di ottenere maggioranze stabili in parlamento e ottenere vittorie fino ad allora insperate. Invece come effetto si è avuta la moltiplicazione dei partitini che condizionavano ancora di più la vita democratica e la nascita dei partiti personali, molto spesso privi di democrazia interna, dove , come è emerso recentemente, l’interesse “particolare” prevale sul ruolo pubblico e la politica dal governo del bene comune si è trasformata nella scorciatoia alla ricchezza personale… anche di chi ricco lo era già. Con il sistema proporzionale ci sarebbe stata più partecipazione forse anche maggiore governabilità e una qualità migliore del personale politico e non sarebbe nato il “ducismo” che ha caratterizzato gli ultimi 20 anni.
“Il partito organizzato di massa come è sorto e si è sviluppato in Europa sta scomparendo a favore del partito di tipo americano basato sulle campagne e sulla figura del leader, il quale si adatta alla logica e ai meccanismi di mercato, così da affiancare al mercato economico un omologo mercato politico, in cui ai cittadini resta essenzialmente la funzione(…)di inserirsi nel gioco della domanda e dell’offerta politica acquistando o non acquistando prodotti sulla cui composizione non ha però alcun ruolo, confezionati e offerti da ristrette oligarchie mediante mezzi di comunicazione di massa.”(…) L’esempio più macroscopico di questa personalizzazione “ è offerto in Italia dall’iniziativa di un grande imprenditore come Silvio Berlusconi, il quale, grazie al suo enorme potere economico, crea a propria misura partiti e , tramite questi, dà vita a governi aventi tra gli scopi primari di fare i propri interessi personali.”(M.Salvadori -Democrazia senza democrazia.2009). Il partito personale è la morte del partito come espressione politica collettiva e il cittadino politicamente attivo cede il posto alla figura del consumatore politico la cui scelta si limita a ad una vuota espressione sulla base “ di una diffusa incapacità di comprendere quali siano gli ingredienti e gli effetti dei prodotti che gli vengono offerti”((idem).

Tutto questo avviene in parte per condivisione di un atteggiamento fatto di furbizia,illegalità e disprezzo delle regole che non ha nulla di “libertario” ma si accompagna a provvedimenti fortemente regressivi sul fronte dei diritti, del lavoro e dell’emigrazione e , in parte per una condizione “culturale” più generale che è anche causa delle nostre difficoltà economiche : “circa l’80% degli italiani in età compresa tra i 16 e i 65 anni non è in grado di compiere ragionamenti lineari – ha detto il governatore della Banca d’Italia – e di sviluppare processi logici di media complessità estraendo e combinando le informazioni fornite in testi poco più che elementari”(..) le persone prive di alfabetizzazione sono in Italia il 47% contro il 21,8 del regno unito,il 20 degli Usa , il 14,4 della Germania e il 7,5 della Svezia”(R.Ippolito – Ignoranti,2013) Secondo Tullio De Mauro solo il 29% degli italiani padroneggia la lingua, un altro 33 % sa leggere ma riesce a decifrare solo testi di primo livello su una scala di cinque ed è a forte rischio di regredire nell’analfabetismo”(idem) e la crescita non è affare da ignoranti. L’ Italia che non legge e l’Italia che non cresce ed è anche vittima di un giornalismo troppo attento agli editori di riferimento e troppo simile in tutti i campi alla stampa sportiva fatta di tifoserie con scarsi approfondimenti e nessun interesse a fornire ai propri gli strumenti per giudicare con tante lodevoli eccezioni ( poche in tv). E la classe politica riflette questa regressione generale e infatti negli ultimi dieci anni sono state tagliate ingenti risorse sia all’istruzione, sia alla cultura e ai beni culturali

La prima cosa che il nuovo parlamento dovrebbe fare è quindi una legge elettorale democratica rispettosa del pluralismo della società civile, una legge seria anticorruzione, invertire la tendenza e investire nella pubblica istruzione, nella cultura, nella ricerca nell’innovazione e finalmente fare una legge sul conflitto di interessi che si è infiltrato come un cancro nelle istituzioni democratiche piegandole all’interesse personale.
“La democrazia è in pericolo? Temo di dover rispondere : a lunga scadenza sì. La democrazia è una “grande generosità” perché per la gestione e la creazione della buona città si affida ai suoi cittadini” che possono essere privi di interesse o disinformati, “quindi dire che la democrazia è una grande generosità sottolinea che la democrazia è sempre potenzialmente a rischio. Però dobbiamo distinguere tra la macchina e i macchinisti . I macchinisti sono i cittadini e non sono un granché. Però la macchina è buona. Anzi, di per sé è la miglior macchina che sia mai stata inventata per consentire all’uomo di essere libero e di non essere sottoposto alla volontà arbitraria e tirannica di altri uomini. Per costruire questa macchina ci abbiamo messo quasi duemila anni. Cerchiamo di non perderla”((G.Sartori- La democrazia in trenta lezioni 2008).

Buon voto

Leonardo Romagnoli

21.2.2013

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