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La doppia e tripla morale

di Leonardo Romagnoli

La doppia e tripla morale

Si prova una certa sensazione di fastidio di fronte all’utilizzo di una doppia morale che viene applicato disinvoltamente da buona parte della stampa di  fronte a fatti simili ma molto spesso di gravità incomparabile. E se qualcuno non ha  la possibilità di accedere a più fonti di informazione non può che ricavare un’immagine distorta della realtà e in alcuni casi restare vittima di vere e proprie manipolazioni mediatiche. Immagino i poveri ascoltatori del TG 1, il principale telegiornale italiano, che non hanno saputo niente dei comportamenti immorali del nostro premier, e delle terribili accuse della moglie che ha chiesto la separazione, derubricati a inutile gossip e invece si sono visti come prima notizia le dimissioni del sindaco di Bologna per una storia di amanti. Lo stesso dicasi di molti giornali nazionali ,mentre ricordiamo che l’Italia è diventata lo zimbello di tutta la stampa internazionale con le “avventure” di Papi.
Si dirà che nel caso Bologna c’è un’indagine della magistratura su Del Bono per truffa ai danni della Regione quando era  vicepresidente, dimenticando che dietro le escort del “presidente puttaniere”( definizione dello stesso B. in occasione dell’inaugurazione del Freccia Rossa di fronte ad un gruppo di amministratori allibiti) c’è un personaggio indagato per corruzione e spaccio di stupefacenti che aveva libero accesso alle residenze presidenziali per organizzare festini che finivano con il capo che credeva di conquistare bellissime donna profumatamente pagate dal Tarantini. Poi ci sono le feste in Sardegna con soubrette, e anche qualche minorenne, trasferite anche con voli di stato. Tutto questo con un pericolo evidente di esposizione a possibili ricatti e comportamenti che definire immorali è un eufemismo. Per difendersi da queste accuse il nostro B. ha pensato bene di organizzarsi delle comparsate televisive senza contraddittorio in cui ha mentito spudoratamente su  molti dei rilievi di alcuni giornali e della moglie Veronica. 

Flavio del Bono , sindaco di Bologna, quando era vice presidente della Regione Emilia Romagna aveva promosso la sua amante a segretaria e  la sosteneva finanziariamente con un  bancomat intestato ad un amico da  lui stesso rifornito con risorse proprie. Però un suo viaggio di piacere all’estero è stato  inserito tra i rimborsi istituzionali della Regione  fatto che fa scattare l’accusa di truffa ai danni dell’ente pubblico. Costo 500 euro! Il comportamento è illegittimo e se la magistratura ha deciso di appurare le eventuali responsabilità penali Del Bono non può che dimettersi per difendersi senza trascinare il comune in una situazione imbarazzante.
“La colpa di Del Bono se commisurata agli usi e soprattutto abusi della politica italiana, appare quasi veniale: ha intrecciato affetti privati con pubbliche funzioni ( la sua ex compagna era anche la sua  segretaria e si sa che non bisogna mai mescolare letto e scrivania), avrebbe usato in maniera disinvolta carte di credito non sue. Più che  a un abuso di’ufficio ci troviamo di fronte ad un ottuso d’ufficio”(Aldo Grasso).Ma giornali  come il  “quotidiano nazionale” di cui “Carlino” e “Nazione” sono le costole bolognese e fiorentina cavalcano la tigre “la fretta con cui si chiude appare come un tentativo di chiudere una vicenda che invece  andrebbe indagata  a lungo in profondità. E in molti continuano a sussurrare di “pista bulgara”, dove del Bono, con l’amico del bancomat, aveva intrapreso piccole operazioni immobiliari. E cominciano a circolare lettere anonime che raccontano assunzioni, affari,feste e festini. Ne vedremo ancora delle belle e la sinistra continuerà a ballare a lungo”(Pierluigi Visci). La stessa persona, che si esalta per sussurri e lettere anonime, sostiene che Berlusconi è un perseguitato dalla magistratura e che deve quindi  godere dell’immunità , anche per reati comuni, fin quando farà il presidente del consiglio. Non ha aperto bocca di fronte alle testimonianze come quella della Daddario .Non ha aperto bocca per le 18 leggi ad personam tese ad allungare i processi fino alla prescrizione ed ora plaude al processo “breve” che taglia solo i tempi senza modificare le procedure. Tutti sanno che ci sono processi per  reati anche gravi  che si concludono in tempi molto brevi e altri, soprattutto quelli di carattere finanziario, che per la complessità delle indagini hanno tempi più lunghi. 

Sullo stesso giornale  Aldo Forbice  autocita un suo libro “I Faraoni” per ricordare che come vice presidente della Regione Delbono” si portava a casa 12.592 euro, grazie ai rimborsi( da notare questa sottigliezza)” per poi aggiungere che “ come si può calcolare prendeva più di Berlusconi(ovviamente stipendio pubblico), il quale come presidente del consiglio percepisce 212 mila  euro lordi (senza rimborsi aggiungo io)”. La matematica è davvero un’ opinione per Forbice visto che la cifra di Delbono moltiplicata per 12 fa 152.000 euro lordi.  Poi aggiunge l’astuto giornalista ci sono le missioni all’estero “ che hanno giustamente indignato i cittadini dell ‘Emilia Romagna(e non solo)”  e cita il popolo Saharawi, Parigi,

la Cina e Londra  come mete di missioni, ricordiamo, istituzionali che svolgono tutte le Regioni italiane per non parlare del governo e del Parlamento. Ma la cosa più spettacolare è la conclusione “ ma siamo sicuri che Vasco Errani, che si candida per la quarta volta alla presidenza della Regione , sia del tutto estraneo? Siamo certi che non sapesse proprio nulla del caso DelBono? Attendiamo una risposta, anche se siamo certi che non verrà”. Un menage a trois? Cosa ha scritto Forbice della confusione tra interessi personali  e attività di Governo del signor B.? Nulla. A palazzo Chigi lavorano 4500 persone , 1400 in più di quelle previste dalla pianta organica con segretarie personali pagate  come un dirigente generale di prima fascia e consulenze esterne passate in un solo anno dal 20 al 40% con centinaia di migliaia di euro assegnati con ampia discrezionalità. Ci sono perle straordinarie come questa : l’organizzazione della visita di Berlusconi in pompa magna all’Aquila il 29 settembre per la consegna di  alcune case ai terremotati con grande risonanza televisiva è costata 300.000 euro ( quanto 6 degli appartamenti consegnati).
Per eventi mediatici sono stati spesi quasi 5 milioni di euro dall’attuale presidente del Consiglio a fronte dei 150.000 utilizzati da Prodi nei 25 mesi dell’ultimo governo(Inchiesta dell’Espresso non smentita). 

Perchè allora  questa cecità, questa attenzione morbosa  solo alle questioni emiliane che al confronto fanno ridere?
Mi ero dimenticato di dirvi che il coautore del libro “I Faraoni” ( che riprende cose già scritte da Stella e Rizzo nella Casta)si chiama Giancarlo Mazzucca che è stato direttore della Nazione e Carlino dal 2002 al 2008. Cosa fa Mazzucca? Il parlamentare del Pdl dal 2008  ed è il candidato della destra alla carica di presidente della Regione Emilia Romagna: Forbice un vero esempio di obiettività.
Michele Brambilla ( ex giornalista del Giornale di Berlusconi oggi alla Stampa) ha sottolineato  che in Italia si assiste ad uno strano fenomeno, inaccettabile in qualsiasi paese del mondo democratico:
“ i politici di centrodestra che organizzano i “Family day” e appoggiano

la Chiesa in praticamente tutte le questioni che riguardano l’etica matrimoniale e sessuale, rivendicano il diritto al silenzio sulle proprie questioni private. Quelli di centrosinistra , che dopo essersi battuti per il divorzio, l’aborto e si battono per i Pacs, i Dico, i diritti dei gay, la fecondazione assistita , sembrano invece inflessibili sui comportamenti privati dei loro rappresentanti. Marrazzo e Del Bono, prima che da una campagna di stampa, sono stati “invitati” a lasciare dai loro stessi superiori di partito.(…)Chissà come la vivono questa stranezza gli elettori cattolici, che su questioni che il Papa ha definito “non negoziabili” si trovano costretti a scegliere tra chi predica bene e razzola male e tra chi  predica male e razzola , se non bene, un po’ meglio”(

La Stampa 26.1.10).
In maniera cinica una parte della gerarchia ecclesiastica ritiene che importanti sono le leggi non i comportamenti dei legislatori. Ne sa qualcosa il povero direttore di Avvenire Boffo oggetto di una campagna diffamatoria da parte di Littorio Feltri che senza pudore ha poi riconosciuto trattarsi di notizie false. Il proprietario del Giornale poteva non saperne niente? Per dirla alla Forbice.
Per non parlare del “ciarpame senza pudore” indicato nella ormai famosa lettera di Veronica Lario per  sottolineare la scelta di candidate la cui unica dote era quella di essere state “carine” con il Sultano che anche in queste prossime regionali dimostra quali sono i criteri di designazione dei candidati. Ne sa qualcosa il buon Migliori, esponente aennino di lungo corso che ben conosce

la Toscana che è stato invitato a ritirare la candidatura. “ Questo Migliori avrà anche esperienza ma non ha proprio il fisico adatto, qui ci vuole una bella donna” ha detto Berlusconi venerdi 22 gennaio ed ora tutti plaudono a Monica Faenzi, sindaco di Castiglion della Pescaia e parlamentare del Pdl, sicuramente bravissima , ma soprattutto una bella “gnocca”.

Questa è la politica trasformata in marketing dove i contenuti non contano( ogni giorno si può dire tutto e il contrario di tutto) e l’apparire vale più dell’essere e dove i nani diventano grandi grazie a mirabolanti riprese televisive. E gli italiani che fanno? 

Leonardo Romagnoli

 

 

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