Fatti gravi ma evitiamo paragoni inesistenti

Fatti gravi ma evitiamo paragoni inesistenti

L’arresto di un giovane di 28 anni accusato di 6 attentati a varie centraline della linea Tav tra Firenze e Bologna è un fatto molto grave. Le azioni hanno interessato il tratto mugellano della ferrovia in particolare nei comuni di Scarperia e San Piero e Firenzuola nel periodo tra agosto e dicembre. Un fatto che crea giustamente allarme, ma titolare come hanno fatto alcuni giornali “volevano il terrore come negli anni 70-80” vuol dire non conoscere quello che è davvero avvenuto in quegli anni e creare un paragone che non ha nessun senso.
Qui stiamo parlando di un giovane di 28 anni, in alcune azioni forse aiutato da due ragazzi minorenni, che ha distrutto alcune centraline di controllo delle ventole di galleria e  altri sistemi tecnici . Attentati con liquido infiammabile (benzina?) compiuti nella notte quando i treni non transitano sulla linea e prontamente riparati dai tecnici che hanno sistemi di monitoraggio molto sofisticati sulla rete.
Secondo quanto dicono gli investigatori i primi tre attacchi sono avvenuti a San Piero a Sieve la notte del 29 agosto e altri due a fine ottobre a Firenzuola e l’ultimo il 28 dicembre a San Pellegrino. Si tratta , ripetiamolo, di atti gravissimi che avrebbero potuto avere conseguenze per la sicurezza e l’utilizzo della rete ma non c’entrano nulla gli anni 70/80 , anni di attentati stragisti di matrice fascista e mafiosa.


Per il Gip “ appare altamente significativa la scelta di un obiettivo simbolico come questa tratta ferroviaria, già colpita(?) da attacchi che hanno causato stragi negli anni 70 e 80”. A parte che l’Av non esisteva gli attentati a cui fa riferimento il magistrato sono l’Italicus del 4 agosto 1974 ad opera di un gruppo neofascista con 12 morti e 40 feriti gravi e sempre nel tratto Vaiano – Bologna il rapido 904 del 23 dicembre 1984 con 16 morti per il quale si è parlato di matrice mafiosa. Nel mezzo tra questi due attentati sui treni c’è la strage di Bologna del 2 agosto 1980 con 85 morti. Vi sembrano cose paragonabili alle azioni oggetto di queste indagini?
IL 28enne  arrestato è stato individuato attraverso l’analisi di migliaia di utenze telefoniche e di riprese di telecamere nelle quali compariva un’auto Opel a lui intestata .” Come se non bastasse i poliziotti – proprio in quella macchina – avevano piazzato un Gps per seguire il mezzo in ogni momento”(Corriere fiorentino)
Il 28 dicembre l’auto si ferma ad un distributore di Scarperia e San Piero dove fa rifornimento e secondo i filmati delle telecamere riempie anche una tanica e “l’auto viene parcheggiata a 290 metri da una cabina che poi quella notte viene danneggiata”(San Pellegrino?).


Un’indagine accurata  che aveva già individuato l’autore degli attentati, oggi posto agli arresti ,ma che non sembra far intravvedere, almeno secondo quanto è stato pubblicato,  un’organizzazione strutturata per “generare panico e insicurezza”. Saranno le ulteriori indagini a darci, ci auguriamo,  nuove certezze su questo aspetto ma intanto sarebbero da evitare paragoni con i periodi più drammatici della nostra storia recente causati dal terrorismo stragista che solo nei tre episodi citati fece ben 113 morti.

Leonardo Romagnoli
26.1.23

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