Di fronte a foto e filmati siamo tutti indignati

Di fronte a foto e filmati siamo tutti indignati

La vicenda del vigile di Sanremo assolto “per non aver commesso il fatto” nell’inchiesta  sui “furbetti del cartellino” dimostra  che a volte le apparenze possono portare a conclusioni sbagliate ed è curioso che molti commentatori anche  su giornaloni nazionali abbiamo commentato indignati  per l’assoluzione e il comportamento del magistrato senza riportare una riga delle motivazioni che invece fanno capire perché il giudice ha preso questa decisione ( così  come in altri casi ha invece emesso delle condanne).

Alberto Miraglia , il vigile di Sanremo era costretto ad una doppia mansione oltre che vigile aveva anche la custodia del mercato annonario e per questo aveva la timbratrice davanti a casa.
“il giorno del video timbrò alle 6,23 “nella fretta di andare a rimuovere un veicolo, chiamando il carro attrezzi e alle 6,30 ha elevato contravvenzione al mezzo come confermato dalla documentazione.”

Oltre al famoso video in mutande ce n’era un altro che mostrava la moglie e la figlia che strisciavano il badge al posto suo. Anche in questo caso c’è una risposta. “ Lui abita lì e quando finisce l’orario di lavoro- fisso dalle 6 alle 12 e non può percepire straordinari – e magari , come tanti altri dipendenti pubblici sta facendo un lavoro in più per il comune, la moglie che abita accanto all’ufficio, timbra per lui. Ma per quei periodi lui non ha percepito un centesimo, non c’è alcuna richiesta di pagamenti per straordinari o compensazioni” racconta il suo avvocato. Muraglia doveva aprire il mercato alle 5,30 ed entrare in servizio alle 6, dopo aver timbrato in abiti civili, perché il tempo di indossare la divisa rientra nel tempo di lavoro. In particolare in quattro occasioni Muraglia è salito in casa, dopo aver aperto il mercato, dimenticandosi di timbrare il cartellino, per questo motivo è sceso alla timbratrice in mutande ed ha mandato la figlia a timbrare. L’ex vigile ora svolge un’attività di artigiano e ha impugnato il licenziamento e attende adesso, con l’assoluzione in mano, gli esiti della causa di lavoro. In sostanza non ha commesso nessuna truffa ai danni del comune.
“l’ex vigile Muraglia , che aveva chiesto e ottenuto il rito abbreviato è stato assolto “ perché il fatto non sussiste” , in quanto c’era una disposizione del comandante della Polizia Locale secondo cui il vigile doveva  timbrare dopo aver aperto il mercato e in abiti borghesi.
Secondo il sostituto procuratore comunque “l’impianto accusatorio vede una sostanziale conferma con 16 patteggiamenti e 16 rinvii a giudizio”  e  anche  10 assoluzioni e sono passati  già 4 anni.

LR

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