C’è bisogno di LEADER

C’è bisogno di LEADER

Con l’approvazione del Complemento per lo sviluppo rurale del PSP per la Regione Toscana 2023-27 (ex PSR) si è entrati nella fase che porterà alla nuova programmazione nel settore per i prossimi anni. Le difficoltà causate dalla pandemia avevano imposto un prolungamento della programmazione precedente con l’immissione anche di nuove risorse per finanziare progetti di sviluppo territoriale tesi a mitigare possibili ricadute negative causate dalle restrizioni sanitarie e consentire il rilancio delle zone marginali.
La situazione per i prossimi anni vede alcuni cambiamenti tutt’altro che irrilevanti. Intanto il PSR diventa Complemento del piano nazionale e per quanto riguarda lo sviluppo rurale (Feasr), così come previsto dal Regolamento (Ue) n. 2021/2115, il PSP Italia 2023-2027 include interventi regionalizzati.
Un’altra novità decisa invece dalla Regione Toscana riguarda proprio il LEADER e i GAL:

L’intervento è attivato in tutti i territori eligibili al metodo LEADER nel periodo di programmazione 2014-2020, oltre alle porzioni montane dei Comuni parzialmente montani, indipendentemente dalla classificazione complessiva dei Comuni stessi. In entrambi i casi saranno considerati interamente eligibili per la totalità dell’estensione comunale i territori afferenti a Comuni che siano contemporaneamente classificati intermedi, periferici e ultraperiferici nella Mappatura nazionale aree interne “Mappa AI 2020” allegata all’Accordo di partenariato Italia per il 2021-2027. Saranno eligibili al metodo LEADER anche i Comuni che in seguito all’imminente revisione della classificazione risulteranno classificati C2 o D”.

Un’altra novità riguarda anche il numero dei Gal che in Toscana erano 7(scesi poi a 6 recentemente per la crisi del Gal Etruria) nella precedente programmazione mentre con la nuova possono arrivare fino ad 8 con una deroga sul numero minimo di abitanti coinvolti ammettendo anche aree con minimo 30 mila abitanti ( la norma prevede invece un minimo di 50 mila e un massimo di 200 mila). Con questi numeri , ad esempio, il Chianti Fiorentino oggi inserito nel Gal Start che comprende i comuni delle province di Firenze e Prato potrebbe organizzarsi in modo autonomo con una propria Sisl e un proprio Gal. Sarebbe un ritorno all’antico e forse neppure in linea con lo spirito della modifica che intendeva invece favorire “territori con particolari caratteristiche orografiche, socioeconomiche e/o bassa densità demografica”.

Insomma con questa nuova programmazione invece di restringere l’utilizzo dei fondi leader ai comuni rurali lo si estende anche alle zone montane di comuni fino ad oggi esclusi dal leader.
Nella provincia di Firenze e Prato entrerebbero nel leader i comuni di Calenzano, Fiesole ,Figline e Incisa e SestoFiorentino e Montemurlo, solo per le parti montane che in alcuni casi sono veramente ridotte. Questi comuni dovranno aderire al Gal di riferimento?

E’ comunque un’inversione di tendenza rispetto alla discussione avviata dieci anni fa che addirittura voleva escludere completamente in comuni classificati C1 dal leader. Una scelta che poteva avere un senso se si considera il leader come fonte di finanziamento di progetti tesi al mantenimento di servizi per la popolazione in ambito rurale, completamente sbagliata invece se si considera il leader come sostegno a progetti fortemente innovativi in campo agricolo in collaborazione con la ricerca universitaria.

In questo lungo periodo si sono inserite anche novità rilevanti come ad esempio la Strategia per le Aree Interne che si sovrappone al Leader aggiungendo risorse destinate proprio alle aree più marginali e totalmente destinate al mantenimento o potenziamento dei servizi per la popolazione onde evitare ulteriori spopolamenti delle aree montane.
In Toscana si continua comunque a ragionare sempre per compartimenti stagni ed anche in questa nuova programmazione non si intravvedono novità che , sfruttando le strutture dei Gal, possano portare ad un utilizzo coordinato dei vari fondi comunitari per incidere in modo sensibili sullo sviluppo sostenibile dei territori. C’è comunque la novità di una maggiore possibilità di azioni a regia diretta dello stesso Gal come sperimentato nell’ultima fase dell’attuale programmazione con i Progetti di Rigenerazione di Comunità.

Infine una nota sulle risorse destinate al leader che superano di poco il minimo previsto dalle norme comunitarie attestandosi in Toscana al 6,21% nonostante gli ottimi risultati ottenuti nella programmazione decentrata e con la possibilità che i Gal possano diventare addirittura 8 nella Regione.

Ora però sarà il momento della preparazione delle Strategie di Sviluppo Locali che dovranno consolidare quanto realizzato nei precedenti periodi programmatici concentrando le risorse che saranno concesse soprattutto su su due degli ambiti tematici indicati per i Gal che sono :
1) servizi ecosistemici, biodiversità, risorse naturali e paesaggio
2) sistemi locali del cibo, distretti, filiere agricole e agroalimentari
3) servizi, beni, spazi collettivi inclusivi
4) comunità energestiche, bioeconomiche ed a economia circolare
5) sistema di offerta socioculturali e turistico-ricreativi locali
6) sistemi produttivi locali artigianali e manifatturieri.

Sarà l’animazione territoriale e il confronto con le categorie economiche , le amministrazioni locali, i soggetti dell’associazionismo e del terzo settore a dover plasmare la nuova strategia anche per il territorio del Mugello Valdisieve e Val di Bisenzio.

Leonardo Romagnoli 10.4.23

PS
Sul BUrt del 12 aprile è uscito l’avviso per il riconoscimento dei Gal per la programmazione 2023-27

 

 

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