L’intervista a orologeria

L’intervista a orologeria

Si riunisce oggi la conferenza dei servizi sul progetto eolico di Villore e guarda caso sulle pagine provinciali della Nazione compare un’ intervista a Edoardo Zanchini vice presidente nazionale di Legambiente un vero pasdaran dell’eolico che ha avuto il coraggio di scrivere che le grandi pale in futuro saranno viste come le cattedrali gotiche del nostro tempo. Una sciocchezza colossale che non fa bene neppure a chi è favorevole a questi impianti. Legambiente aveva già in fase di istruttoria manifestato il proprio favore per questo intervento di AGSM con le solite argomentazioni riprese anche da Zanchini, “ nessuno ha da guadagnare fermando ogni progetto : ci ritroveremmo in pochi decenni in un mondo sempre più invivibile per l’impatto dei cambiamenti climatici”. Insomma le 8 pale di Villore – Corella salveranno l’umanità dal disastro ambientale. Il futuro dell’umanità dipende dall’energia eolica del crinale mugellano ? Messa così si cerca di far passare chi si oppone a questo scempio ambientale come un egoista criminale quando invece è esattamente il contrario.

Zanchini dice le solite sciocchezze sul “ valore aggiunto che l’intervento può portare, di creazione di sentieri e valorizzazione del territorio a fini turistici, e si è parlato anche di banda larga e azionariato popolare”, che sono le cose che dice AGSM. Invece si avrà l’effetto esattamente opposto visto che il crinale sarà trasformato in un’area industriale che avrà una classificazione per il rumore come un aeroporto che non sarà certo un’attrazione per il turismo lento dei crinali su sentieri che esistono già.

La VIA , lo ripeto, deve valutare l’impatto ambientale dell’opera sul territorio e questo progetto è insostenibile sia in fase di costruzione che di gestione.

Verrà distrutta una montagna per produrre una modesta quantità di energia in un luogo che le mappe dello stesso GSE indicano non certo tra le più idonee per impianti eolici.

Provate ad andare su youtube e cercate i video sul trasporto delle pale eoliche delle dimensioni di quelle che verranno installate a Villore e vi renderete conto che per far transitare questi mezzi in una strada come quella di Corella saranno necessari raggi di curvatura che comporteranno la distruzione di decine di ettari di bosco e castagneti, in un’area già con criticità di tipo geologico. Così come saranno necessari interventi perfino sulla viabilità statale per addirizzare curve e tratti problematici. Sul crinale saranno necessarie colate di migliaia di metri cubi di cemento con cantieri grandi quando qualche decina di campi di calcio.

Ma allora perché Legambiente mette la faccia in un progetto così discutibile dal punto di vista ambientale ed energetico? lontano da infrastrutture energetiche e viarie, come invece chiederebbe la norma regionale?
Perché lo studio di impatto ambientale(SIA) per conto di Agsm l’ha fatto Ambiente Italia una società che è una filiazione di Legambiente. In casi come questi si parla di conflitto di interessi o comunque di un giudizio condizionato da un “pre-giudizio”.

Il paesaggio e una delle grandi risorse che hanno contraddistinto l’immagine dell’Italia nel mondo, costituendo una parte fondamentale di quel “capitale” su cui si fondano le possibilità di sviluppo del paese. Esso non rappresenta più solo un fenomeno estetico-culturale, isolato dal contesto socioeconomico, ma si configura piuttosto come un nuovo paradigma di riferimento per la definizione di un modello di sviluppo adeguato a rispondere ai cambiamenti globali che interessano la società contemporanea, rappresentando il risultato dell’integrazione, nello spazio e nel tempo, di processi, economici, ambientali e sociali.(Agnoletti, Carandini)

5.5.21

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