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Autismo e vaccini : verità e menzogne

di Leonardo Romagnoli

Autismo e vaccini: ancora?

 di Salvo di Grazia
In questo blog ho trattato l’argomento qualche anno fa ed ogni tanto se ne riparla.
Già, perché la storia che vuole che i vaccini causino l’autismo non è per niente nuova e come gli zombi ogni tanto ritorna; nacque nel 1998 quando uno studio di un medico, Andrew Wakefield, concludeva per la necessità di studiare meglio la presenza di anticorpi antimorbillo in bambini con disturbo dello spettro autistico.
Lo studio, che non dimostrava per niente un’associazione tra vaccini ed autismo, fu usato come “grimaldello” dal suo autore che in conferenze stampa annunciava come quelle conclusioni gli facessero sospettare che la vaccinazione trivalente MPR (morbillo, parotite, rosolia), potesse essere responsabile dell’autismo, un disturbo dello sviluppo neurologico molto diffuso (e con tante forme e sfaccettature). L’allarme fu reale, i media inglesi sparsero la voce e ne parlarono approfonditamente, i politici non presero posizione ed anzi si resero responsabili di gaffe imbarazzanti e così la popolazione d’oltremanica fu preda di una vera psicosi. Diminuirono le vaccinazioni e la prima conseguenza fu il ritorno di malattie che sembravano ormai un ricordo. Dopo 14 anni in Inghilterra tornò il morbillo, che causò ricoveri, complicazioni e persino decessi.
Iniziò così la “caccia al colpevole”. I gruppi antivaccinisti accusarono i vaccini di “stragi” e malattie, identificando nei derivati di mercurio contenuti nei vaccini, la principale causa di “pericolo”. Per “precauzione” questi derivati furono eliminati da quasi tutti i vaccini ma nonostante questo l’incidenza di autismo continuava ad aumentare. Bisognava cercare altri “colpevoli” che però non furono mai trovati. Ma tanti istituti di ricerca iniziarono a studiare il caso: davvero la vaccinazione trivalente causava l’autismo? No.
Nessuno studio (nemmeno quelli con grossi campioni studiati) evidenziò un aumento di casi di autismo in individui vaccinati,nessun dato fa pensare a questa correlazione.
Si provò allora a paragonare vaccinati con non vaccinati ed anche quinessun aumento di casi di autismo nella popolazione vaccinata rispetto a quella non vaccinata. I fatti sono chiari: quell’ipotesi non è confermata da nessuna indagine.
Sullo studio di Wakefield iniziarono quindi a comparire alcuni dubbi. I dati riportati dalla ricerca non sembravano corrispondere a quelli reali, comparirono addirittura vere e proprie falsificazioni, anche piuttosto maldestre, molti dei “co-autori” dello studio ritrattarono la loro firma, un giornalista indagò sulla vicenda e si scoprì una delle più grandi frodi scientifiche moderne. Wakefield aveva falsificato lo studio dietro pagamento di un avvocato che si occupava di cause di risarcimento. Curioso come la storia non sia mai maestra. Oggi sta avvenendo la stessa identica cosa, con un po’ di ritardo, anche in Italia. Avvocati che si occupano di cause di risarcimento si rivolgono a medici compiacenti che certificano come l’autismo sia causato dalla vaccinazione trivalente (e che “naturalmente” hanno anche la cura che guarisce l’autismo, a detta loro ed a caro prezzo). Qualcuno pensa che la vicenda italiana sia solo una strana coincidenza? Beh, basta controllare i nomi delle persone coinvolte: avvocati, medici ed associazioni sono sempre gli stessi e sono gli stessi che organizzano convegni e riunioni in “tour” per l’Italia, per fare proselitismo, c’è una vera e propria organizzazione che ha precisi interessi economici.
Così la procura di Trani, in seguito alla denuncia di due genitori, ha aperto un’inchiesta per scoprire se esistono collegamenti tra la somministrazione di vaccino trivalente (morbillo, parotite, rosolia) ed insorgenza di autismo.
Intendiamoci, non appoggio l’attacco alla magistratura che ho notato da qualche parte parlando della vicenda. Il PM di Trani ha ricevuto una denuncia e quindi ha il dovere di indagare, anzi, ben vengano le indagini! Alla fine di queste mi aspetto un risultato, un chiarimento: scoprirà che, contrariamente a quello che mostrano tutti gli studi sul tema, il vaccino trivalente causa autismo? Che si puniscano i responsabili, duramente. Scoprirà che non è vero e che qualcuno ha fatto una denuncia pur sapendo che non vi fossero motivi per farla? Che si puniscano i responsabili, duramente. Chiedo troppo?
Non credo.
Ad oggi siamo a questo punto, nessuna indagine scientifica mostra un nesso tra vaccini ed autismo, neanche chi lo sostiene è riuscito a dimostrarlo e quindi spargere allarmi nazionali su un tema così delicato è pericoloso ed irresponsabile.
Così un folto gruppo di scienziati ed esponenti del mondo scientifico in Italia hanno sottoscritto un appello alle istituzioni, non solo al ministero della salute ma anche ad autorità competenti perché venga messa fine a questo scempio della ragione e della salute pubblica. L’interesse di pochi (i gruppi antivaccinisti) non può prevalere su quello di tutti. Qui non stiamo parlando di persone che portano dati o elementi seri sull’argomento, parliamo di gruppi lobbistici che avendo un interesse economico personale, creano ad arte allarme e confusione.
Ecco l’appello (in questo momento 31/03/2014 ore 10.00 ha raggiunto 1448 sottoscrizioni):

===

Al Ministro della Salute
On. Beatrice LORENZIN
Al Presidente della XII Commissione (Igiene e sanità) del Senato della Repubblica
On. Emilia Grazia DE BIASI
Al Presidente della XII Commissione (Affari sociali) della Camera dei Deputati
On. Pierpaolo VARGIU
Al Presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri
Dott. Amedeo BIANCO

La recente notizia dell’indagine della procura di Trani sul presunto nesso tra vaccinazione trivalente e autismo ha riaperto una discussione che sembrava sepolta.
L’ipotesi che il vaccino trivalente MPR (morbillo, parotite, rosolia) potesse causare l’autismo risale al 1998 quando un medico inglese pubblicò uno studio che sembrava dimostrare l’esistenza di anticorpi antimorbillo nell’intestino di bambini autistici. L’allarme suscitato dallo studio causò un brusco calo delle vaccinazioni nel Regno Unito con conseguente ritorno del morbillo con migliaia di infezioni, molte complicazioni e persino decessi. Le indagini che seguirono scoprirono che l’autore dello studio aveva realizzato un falso scientifico deliberato, manipolando i dati e falsificando le conclusioni; confessò poi di aver agito su pagamento di un avvocato che si occupava di richieste di risarcimento.

Lo studio fu quindi ritirato e il medico radiato dall’ordine professionale. Successive e ripetute indagini hanno dimostrato che non c’è nessuna relazione tra vaccinazione trivalente e autismo. Anzi, la correlazione è ampiamente smentita da studi su campioni importanti di popolazione.

Sappiamo che alcune malattie prevenibili con la vaccinazione (morbillo, poliomielite, rosolia ed altre), e che spesso non hanno una cura efficace, possono causare gravissimi danni a chi ne è colpito e persino la morte (nel morbillo in un caso su 2000 in media) mentre gli effetti collaterali dei vaccini (sempre possibili quando si parla di un farmaco) sono rarissimi e nella grande maggioranza dei casi lievi e passeggeri.
Eppure ripetutamente, per malafede o per ignoranza, il falso allarme delle vaccinazioni che provocano autismo viene rilanciato. In diverse occasioni, associazioni senza alcun peso scientifico, medici che non hanno mai realizzato una pubblicazione scientifica sul tema e avvocati specializzati in cause di risarcimento ripropongono il tema rilanciando le loro affermazioni sui media, e causando un comprensibile allarme in chi si sottopone alla vaccinazione fidandosi delle istituzioni pubbliche e sanitarie.

Questi allarmi ingiustificati minano la fiducia nelle vaccinazioni, che invece hanno salvato noi e i nostri figli. In questo senso, stupisce anche la presa di posizione di un’associazione (Codacons) che avrebbe lo scopo di proteggere il consumatore. Il pericolo è reale, basti pensare alle recenti epidemie in varie parti del mondo, come in Galles (con migliaia di infetti e un decesso da morbillo) e Olanda (anche qui un decesso), dovute proprio al rifiuto della vaccinazione. In Europa i casi di morbillo sono inaccettabilmente alti, 30 Paesi dell’Unione Europea hanno registrato 10.271 casi e 3 decessi.

Perché, contro il parere unanime delle società scientifiche, dell’Istituto superiore di sanità, dell’Agenzia italiana del farmaco e dell’OMS, dare credito a fonti del tutto inattendibili e con l’interesse preciso a spargere informazioni false?
Si chiede quindi a voi, quali rappresentanti delle istituzioni, di prendere gli opportuni provvedimenti per informare correttamente la popolazione, evitare che siano sparse paure ingiustificate e pretestuose quando non palesemente false e far sì che le persone che causano un allarme nella popolazione debbano rispondere nelle opportune sedi delle loro affermazioni. Al tempo stesso, ferma restando la necessità di informare adeguatamente i cittadini sui rischi e i benefici della pratica vaccinale favorendo così un’accettazione cosciente e responsabile della vaccinazione, è opportuno un giusto sostegno ai programmi di vaccinazione, che rappresentano un segno di progresso, civiltà e protezione della salute pubblica, compito che la stessa OMS ha deputato ai ministeri competenti nazionali e quindi anche a quello del nostro paese.

———- PRIMI FIRMATARI

Vincenzo BALDO, professore di igiene presso il dipartimento di medicina molecolare dell’Università di Padova;
Paolo BONANNI, ordinario di Igiene all’Università di Firenze, coordinatore Core Board Gruppo Vaccini della Società Italiana di Igiene (SItI);
Luca BONFANTI, neurobiologo e professore all’Università di Torino;
Alessandro CAPOLONGO, pediatra di famiglia, referente per le Marche della Rete Vaccini e malattie infettive della Federazione italiana medici pediatri (FIMP);
Paolo CASTIGLIA, ordinario di igiene all’Università degli Studi di Sassari, Consigliere dell’Ordine dei medici delle provincie di Sassari Olbia-Tempio;
Elena CATTANEO, professore ordinario all’Università degli Studi di Milano e senatore a vita;
Marco CATTANEO, direttore di “Le Scienze”;
Giorgio CONFORTI, pediatra di famiglia e referente della Rete Vaccini e malattie infettive della Federazione italiana medici pediatri (FIMP);
Gilberto CORBELLINI, professore di storia della medicina alla “Sapienza” Università di Roma;
Michele DE LUCA, direttore del Centro di medicina rigenerativa “Stefano Ferrari”, Università di Modena e Reggio Emilia;
Maurizio DE MARTINO, professore ordinario di pediatria dell’Università di Firenze, direttore del reparto di pediatria Internistica dell’ospedale pediatrico “Anna Meyer”;
Salvo DI GRAZIA, medico specialista in fisiopatologia della riproduzione umana, divulgatore scientifico;
Sergio DELLA SALA, professore di neuroscienze cognitive umane, University of Edinburgh;
Giuseppe FERRERA, responsabile Servizio Epidemiologia ASP di Ragusa;
Antonio FERRO, responsabile del progetto “Vaccinarsi. org”;
Silvio GARATTINI, direttore dell’IRCCS-Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri”;
Franco GIOVANETTI, dipartimento di prevenzione della ASL CN2 Alba-Bra;
Jacopo MELDOLESI, professore al dipartimento di neuroscienze dell’Università Vita e Salute San Raffaele di Milano;
Luca PANI, direttore generale dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA);
Giuseppe REMUZZI, direttore del dipartimento di medicina dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo e coordinatore delle ricerche all’Istituto Mario Negri di Bergamo;
Giovanni REZZA direttore del dipartimento malattie Infettive, parassitarie e immunomediate dell’Istituto superiore di sanità;
Walter RICCIARDI, direttore del dipartimento di sanità pubblica del Policlinico Gemelli di Roma;
Luigi SUDANO, dirigente medico Ausl Valle d’Aosta, già membro della Commissione Nazionale Vaccini;
Gianluca VAGO, ordinario di anatomia patologica e rettore dell’Università degli Studi di Milano;
Paolo VINEIS, Professore Ordinario di Epidemiologia, Imperial College of Technology, Science and Medicine, Londra;
Carla M. ZOTTI, docente di sanità pubblica presso la Scuola di medicina dell’Università di Torino

Hanno inoltre aderito tra i primi firmatari, le associazioni:

A.N.G.S.A. – Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici – Veneto;
Autismo Treviso Onlus;
CICAP – Comitato Italiano per il controllo delle affermazioni sulle pseudoscienze;
SITI – Società italiana di igiene, medicina preventiva e sanità pubblica

——– Maggiori informazioni sul presunto nesso tra vaccini e autismo sono disponibili a questi link:

– http://www.epicentro.iss.it/temi/vaccinazioni/MPR_autismo.asp
– http://ecdc.europa.eu/en/publications/Publications/measles-rubella-monitoring-february-2014.pdf
– http://www.cdc.gov/vaccinesafety/Concerns/Autism/antigens.html
– http://www.who.int/vaccine_safety/committee/topics/mmr/mmr_autism/en/

Bisogna quindi mettere fine a tutto ciò.
Per questo l’appello può essere sottoscritto da tutti coloro, singoli, genitori, scienziati, medici, che si sono stancati della falsa scienza, degli interessi economici che non guardano in faccia nessuno, delle frodi che si infilano nell’ignoranza scientifica del nostro paese. Sono le istituzioni che devono fermare questo scempio, ma noi cittadini possiamo chiederglielo a gran voce.
Chi volesse leggere e firmare l’appello, lo trova qui.

Attenzione, le firme sono raccolte solo sulla pagina de Le Scienze, non qui.

Dal Blog Medbunker

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