Mugelli si ritira a Vallelunga

MAX MUGELLI COSTRETTO AL RITIRO QUANDO ERA SECONDO

Non è andato secondo le previsioni il weekend romano di Max Mugelli, ma non certo per demerito del pilota di Ronta che, soprattutto in gara 2, stava ampiamente meritando il secondo posto quando purtroppo un problema di origine meccanica lo ha costretto al ritiro a circa dieci minuti dalla fine della gara, quando appunto occupava saldamente la seconda posizione.

Un fine settimane a due facce quello di Vallelunga: se in gara 1 Max non è riuscito a tenere il ritmo dei piloti di testa, in gara 2 invece, dopo alcuni cambi nel set up della vettura, il pilota toscano è salito in cattedra estraendo dal cilindro una ottima prestazione che purtroppo è stata fermata solamente da un problema meccanico.

Nella prima delle due gare ci sono state poche emozioni: peraltro la safety car è entrata due volte in pista riducendo la competizione a poco più di dieci minuti. Max, partito dalla ottava posizione in griglia, non riesce a guadagnare posizioni e decide saggiamente di accontentarsi dell’ottavo posto che gli permetterà di partire in pole position in gara 2.

Nella seconda gara Max scatta piuttosto bene al via, anche se Tavano (autore di un ottimo spunto) riesce a superarlo. Poi Mugelli, nonostante la vettura evidenziasse problemi in trazione nei due tornati più lenti di Vallelunga, riesce a tenere a bada la concorrenza senza mai subire la pressione degli avversari.

Quando sembra che il secondo posto potesse essere saldamente nelle sue mani, un problema meccanico alla trasmissione costringe Max a rientrare ai box, dove i meccanici riscontrano peraltro anche un anomalo consumo del pneumatico anteriore sinistro che sicuramente avrebbe ceduto di lì a poco.

Max Mugelli

“Non mi piace parlare di sfortuna, ma di certo la buona sorte nelle gare del TCR Italy non mi sta sorridendo. In gara 1 non potevo fare di più, soprattutto a causa della mancanza di coppia in uscita dalle curve più lente. Se non bastasse il duplice ingresso della safety car ha ridotto la gara a poco più di 10 minuti effettivi invece di 25, per cui mi sono limitato a conservare l’ottavo posto che mi avrebbe consentito di partire in pole position in gara 2, dove avrei dato il tutto per tutto, anche perché mi ero tenuto 2 gomme nuove per puntare almeno al podio.

Purtroppo però, nel giro di formazione ho avvertito un forte rumore meccanico sull’anteriore nella parte della trasmissione, che mi hanno fatto temere addirittura di non partire. Al via sono scattato bene, anche se la Cupra di Tavano (grazie anche alla maggiore coppia) è riuscita a superarmi nei primi metri.

Rispetto a gara 1 abbiamo scelto un set-up differente, simile a quello utilizzato nelle seconde libere e in qualifica, che è risultato decisamente migliore. Avevo molto più grip soprattuto sulla parte più veloce del circuito.

Ho guidato davvero benissimo e se ripenso alla gara non ho nulla da rimproverarmi: ero saldamente in seconda posizione e avrei fatto di tutto per mantenerla. Alle mie spalle ho sentito a tratti il fiato sul collo di Baldan, Ferrara o Ceccon, ma ero assolutamente certo di potermi difendere dove ero più lento di loro perché sul veloce recuperavo qualche metro.

Giro dopo giro il rumore alla trasmissione è diventato sempre più forte e la vibrazione era diventata fastidiosissima, soprattutto quando avevo angolo di sterzo. Ho deciso pertanto di non aspettare la rottura e fermarmi mestamente lungo la pista, ma di rientrare ai box, sorprendendo sia i telespettatori che i commentatori in cabina di regia, ma purtroppo avrei potuto fare solo qualche chilometro in più prima della inevitabile rottura.

Oltre al problema sulla trasmissione avevo avvertito anche un’ulteriore vibrazione proveniente da un pneumatico anteriore e infatti, una volta rientrato ai box, ci siamo accorti infatti di una anomala usura del pneumatico anteriore sinistro (quello in appoggio), come si può apprezzare dalla foto.

Uno scollamento del battistrada davvero inusuale, forse figlio di un difetto di fabbricazione oppure determinato dal problema meccanico alla trasmissione, al momento è davvero difficile determinarlo. Chiederemo delucidazioni a Michelin che quest’anno non sta mantenendo il suo livello abituale, dato che anche le mescole più dure stanno soffrendo gli assetti esasperati delle vetture TCR.

Alla luce di tutto questo la mia scelta è stata ancora più saggia perché se mi fosse esploso il pneumatico in appoggio in un tratto velocissimo come il curvone che percorriamo a circa 215 km/h le conseguenze sarebbero state molto più gravi di un mesto ritiro.

Sono davvero deluso e alquanto furibondo: anche oggi ero davvero in forma e mi sento di avere guidato al top, come del resto per tutta la stagione! Quando ci è stato possibile abbiamo sempre lottato per il podio, ma di fronte a problemi meccanici di questa natura non si può fare altro che alzare con grande dispiacere bandiera bianca. Mi servirà qualche giorno per smaltire l’arrabbiatura… e poi a capo fitto verso il prossimo appuntamento!”

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