Il Gran Premio tra sport, passione e denaro

Il  Gran Premio tra sport, passione e denaro

Il motomondiale non è solo un grande evento sportivo ma anche  un importante evento economico che movimenta nel territorio del Mugello e in Toscana più in generale un giro d’affari simile a quello di una grande industria. Nei tre giorni del gran premio si contano circa 150.000 presenze di cui oltre 90.000 concentrate nell’evento domenicale. Secondo il Sole 24 ore  in generale  dal botteghino sono arrivati all’autodromo 8,5 milioni di euro ( per oltre il 75% legati al motomondiale) in aumento dai 7,8 milioni del 2016.
“Un rialzo, scrive  il Sole 24 ore,  dovuto ai maggiori ricavi derivanti dalla vendita dei biglietti per il giorno della gara del GP d’ Italia ( che a parità di affluenza rispetto al 2017 sono stati venduti ad una media prezzi più alta)”.
L’autodromo , di proprietà della Ferrari, ha chiuso il bilancio al 31 dicembre scorso con un utile di 2,75 milioni di euro, mentre il fatturato ha toccato quota 19,1 milioni di euro. Tutti dati in aumento costante rispetto agli anni precedenti. Ma l’autodromo effettua anche investimenti : oltre 500 mila euro nel 2017 e 660 mila nel 2016.
Ma i numeri dell’autodromo, già di per sé importanti, vanno moltiplicati per l’impatto economico sul territorio dovuto alle attività ricettive e della somministrazione. Secondo i dati statistici forniti dall’Unione dei Comuni , la tappa del motomondiale vale da sola tra il 15 e il 20% delle presenze turistiche nel territorio con un effetto trascinamento anche su altri periodi dell’anno.

“In occasione del motomondiale del 2016 , circa 65 mila persone hanno pernottato nei comuni dell’area, nel week end di gara, le strutture ricettive del territorio hanno incassato 11 milioni di euro. Dati in aumento tra il 2017 e il 2018”(E. Cuomo – IL sole 24 ore).
Un dato che si può comunque arrotondare in aumento considerando la fisiologica quota di strutture non censite dai report ufficiali. Insomma in questi tre giorni per il Mugello e le zone circostanti si può parlare di un giro d’affari che si avvicina ai 30 milioni di euro che in termini economici vale più  del settore zootecnico locale , uno dei punti di eccellenza dell’agricoltura mugellana.
Questi numeri impressionanti hanno però come unico fondamento la passione per le moto e in particolare per Valentino Rossi che è  il vero catalizzatore di questa passione rappresentata dal muro giallo che copre le colline dell’autodromo e che si riversa in pista al termine della gara.

Rossi ha 39 anni, si diverte  ancora come un ragazzino e fa divertire il pubblico di tutto il mondo, ma non potrà correre in eterno e nonostante ci siano tanti bravi piloti, anche tra gli italiani, nessuno sembra avere il carisma del “dottore” per poter richiamare un pubblico così numeroso nonostante i costi sempre più elevati per sostenere la trasferta in Mugello .
Rossi sta svolgendo egregiamente il suo ruolo di insegnate per le nuove generazioni ma la sua presenza in pista  sarà ancora indispensabile per molto tempo per il successo del motociclismo e del GP d’Italia al Mugello. Sulla moto o senza.

 

LR

4.6.198

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