Una mostra di Marta Morolli nel palazzo comunale di Borgo San Lorenzo
Una mostra dedicata alla violenza della guerra, vista attraverso gli sguardi disperati di donne, uomini e bambini, colpiti dalla devastazione legata alla perdita di un congiunto.
Cinque pannelli della dimensioni di una tomba, venticinque ritratti perchè Panicaglia, la frazione di Borgo San Lorenzo dove l’artista abita e lavora, pagò questo tributo di vite umane nel primo conflitto mondiale.
Vedere per non dimenticare; ricordare per non ripetere errori già fatti, per non piangere ancora.
“Ma lei che lo amava aspettava il ritorno d’un soldato vivo, di un eroe morto che ne farà?” (Fabrizio De Andrè, La ballata dell’eroe)
Fronte Interno
Atrio del Palazzo Comunale di Borgo San Lorenzo
Fino al 17 novembre 2018
Marta Morolli
Ha iniziato la pittura da autodidatta e poi seguendo i corsi della pittrice Bruna Bigazzi, interessata da sempre al ritratto, è entrata in contatto con il pittore Enrico Michieletto che l’ha aiutata ad intraprendere nuovi tipi di ricerca, ad usare materiali e tecniche nuove. Negli anni scorsi, ha frequentato per quattro anni la Scuola Libera del Nudo, presso l’Accademia Di Belle arti di Firenze.
Nel periodo più recente ha esposto in “Sembianze” i suoi 100 ritratti al villaggio la Brocchi, poi tentando altri tipi di pittura, sempre figurativa.
Ha esposto alla vecchia Propositura di Scarperia “Dissonanze”, una sequenza ispirata al “Lago dei Cigni”.
Nel giugno 2018 vincitrice del concorso “In-Liberty….e la libertà del distacco”..