Radio : i numeri non sono tutto.

I numeri non sono tutto

Parlare di numeri non è mai facile , ma quando si tratta di rilevazioni campionarie è ancora più difficile.

Il caso sollevato in questi giorni è quello degli ascolti radiofonici nel nostro territorio sulla base di una rilevazione nazionale.

Le indagini d’ascolto sono semestrali e vengono effettuate da una società che rileva solo le emittente che aderiscono alla ricerca, se ad esempio vengono fatte dieci telefonate in Mugello e Valdisieve e 5 rispondono che ascoltano Radio Mugello , il fatto non risulterà perchè Radio Mugello non ha aderito.

La rilevazione ultima è stata effettuata con un campione di 60.000 telefonate in tutta Italia, con qualche migliaio in Toscana( quante in Mugello?) non so come diviso per province e con quale criterio . Le radio che hanno aderito all’indagine sono 264 di cui 247 locali in tutta Italia! Le telefonate sono state  fatte a casa o sui cellulari.
Oggi la gran parte dell’ascolto radiofonico avviene in macchina o in azienda mentre quello domestico si è ridotto notevolmente.

Presumo quindi che la rilevazione sia stata fatta con procedure standard accettate dai partecipanti.

Per curiosità posso dirvi che qualche anno fa fui chiamato due volte a casa per queste rilevazioni e ovviamente dissi che ascoltavo Radio Mugello….tutti i giorni, essendo uno delle poche telefonate fatte in Borgo il dato avrebbe dovuto avere valore statistico e invece non risultò da nessuna parte, altre volte veniva chiesto espressamente se uno ascoltava questa o quell’altra radio e basta.

In questa ultima indagine 2019 posso dire che nel caso di alcune radio locali il dato è dovuto a “ stime calcolate su basi campionarie (ossia numero di interviste effettivamente condotte) minori di 24 casi”.
Insomma migliaia di ascoltatori vengono attribuiti sulla base dell’esito di 24 interviste? Fatte dove?

Circa 10 anni fa la Regione Toscana e il Corecom decisero di fare una propria indagine d’ascolto che avrebbe riguardato tutte le radio con un campione statistico molto elevato. Ebbene da quella rilevazione Radio Mugello risultò avere circa 5000 ascoltatori giorno e oltre 20 mila settimanali su un bacino di 55.000 possibili ascoltatori. E’ un dato molto elevato. Quella rilevazione dimostrò anche che alcuni numeri forniti da altre indagini erano fortemente sovradimensionati tanto che molte emittenti blasonate si opposero alla pubblicazione della ricerca e ne chiesero un’altra.

Anche la seconda per Radio Mugello dette all’incirca gli stessi dati e anche quella non mi risulta però sia mai stata pubblicata.

L’ascolto di una radio si misura anche dal risultato dei servizi che offre e da questo punto di vista Radio Mugello sta ancora in ottima salute. Ci sono decine di famiglie e aziende che utilizzano la nostra radio e il nostro sito per ricerche di personale e lo stesso fanno, con contratto pubblicitario, anche diverse agenzie interinali . Annunci che in alcuni casi durano lo spazio di una giornata con decine di telefonate ricevute dagli interessati. Lo stesso possiamo dire delle trasmissioni sportive e di tanti programmi musicali storici, come il grammofono, che ricevono decine di richieste da parte dei radioascolatori o altri programmi di intrattenimento. Siamo una radio generalista che riesce ancora a dare spazio a chi ha qualcosa da dire come dimostrano i programmi che si svolgono anche in orario serale. Non copiamo i network e cerchiamo di mantenere una nostra identità

Dato che Radio Mugello non riceve nessun contributo pubblico ma si regge solo con la pubblicità 42 anni di attività sono più che una garanzia sotto ogni punto di vita, altrimenti potevamo fare come altri e iniziare a vendere frequenze al miglior offerente e poi magari fra qualche anno tornare a richiederle attraverso qualche ente pubblico disponibile.

Leonardo Romagnoli

31.7.19

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