Mostra Fotografica “Il Segno dei Fiori”: le Infiorate di Scarperia.
Inaugurazione sabato 30 maggio ore 17:00 Vecchia Propositura, piazza de’ Vicari Scarperia.
Trentaquattro anni, ed ogni volta è un’emozione nuova.
La scuola, i ragazzi, la gente si mescolano e fanno festa con i fiori.
Fiori di ogni tipo, acquistati, anche centomila garofani, fiori colti nei boschi, rubati ai giardini e tutti assieme a realizzare un’idea in forma di disegno colorato e profumato, così profumato che anche le api si inebriano.
Questa é l’Infiorata di Scarperia che, unica, non è realizzata da gruppi specializzati di esperti ma da tutta una comunità che per un giorno realizza un sogno fiorito.
Tanto bella da far dire a Margherita Guidacci cui fu dedicata l’Infiorata : “Il primo Giugno 1986 resterà per me fra i più bei giorni della mia vita. Non me lo sarei mai aspettato! E’ stato qualcosa che non darei per un Nobel” (lettera 165 del carteggio Guidacci – Minarelli).
Mai l’Infiorata è stata interrotta neppure quando via Roma, nel 1990, fu dissestata per il rifacimento del fognone centrale di raccolta di tutte le acque del paese. Infatti nella piazza, indenne, fu raccontata una delle gite più emozionanti che la scuola media di Scarperia aveva fatto in Camargue con un disegno che, assieme a quello dedicato a san Francesco, “fratello sole”, è ricordato fra i più belli realizzati. In quell’occasione ci fu chi disse :”hanno preso il sole e l’hanno messo in piazza”.
Tutto questo, per grandi linee, vuol raccontarci la mostra, che si inaugurerà Sabato 30 Maggio nella Vecchia Propositura di Scarperia.
Si tratta di pannelli creati da Fabrizio Darmanin con splendide fotografie di Carlo Vita Crupi scattate nello scorso anno che, assieme ad altre di archivio, raccontano la storia, o meglio la magnifica avventura dell’Infiorata che ormai è divenuta una tradizione radicata nel paese.
Una tradizione mai scritta ed affidata alla memoria ed al racconto orale di chi l’aveva vissuta.
Ora, la mostra, organizzata dall’Istituto Comprensivo di Scarperia-San Piero, e realizzata grazie all’intervento del direttore dell’autodromo, Paolo Poli, diventa un documento e quindi una testimonianza per quanti, nel futuro, vorranno conoscerne la storia.