Il Bosco degli svizzeri in Mugello e l’alluvione del 1966

Il Bosco degli svizzeri in Mugello

L’alluvione che colpì Firenze nel 1966 viene spesso ricordata attraverso le vicende degli “angeli del fango” e dell’esemplare atto di solidarietà che accomunò giovani provenienti da molte parti di Italia e del mondo. Ben poco si sa invece degli “angeli del bosco”, un gruppo di allievi del corso di laurea in Ingegneria forestale del Politecnico Federale Svizzero (ETH), con sede a Zurigo, che si chiesero cosa potessero fare per Firenze alluvionata. Il loro contributo di solidarietà è stato il rimboschimento di un terreno semi abbandonato nel Mugello mediante la piantumazione di 13.000 piante di Douglasia e Pino nero messe a disposizione dal vivaio di Vallombrosa. Rimboschire dunque per rallentare il deflusso delle acque nel bacino, ridurre la portata di piena e attenuare la forza erosiva delle acque.

L’incontro La solidarietà della Svizzera per Firenze e la Toscana alluvionata nel 1966. Il Bosco degli Svizzeri, che si tiene mercoledì 22 novembre presso Palazzo Medici Riccardi a Firenze, nasce non soltanto per ricordare e celebrare la solidarietà della Svizzera per Firenze e per la Toscana alluvionate del 1966, ma anche per presentare le idee progettuali per l’impiego del legno derivante dal bosco ormai maturo.

L’occasione inoltre permette di presentare i recenti sviluppi della ricerca scientifica nell’ambito della gestione della vegetazione nei fiumi in riferimento alle problematiche relative al rischio idraulico.

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