Vita dura per l’associazionismo borghigiano? Entra in vigore il nuovo regolamento sui contributi
Con il 1 gennaio sono entrate in vigore alcune nuove norme riguardanti la concessione di contributi e benefici da parte dell’amministrazione comunale di Borgo San Lorenzo che renderanno la vita delle associazioni molto complicata. Un vero esempio di complicazione burocratica inutile e costoso, in termini soprattutto di tempi, per tutti coloro che cercheranno di avvalersi della collaborazione dell’amministrazione per promuovere iniziative senza fini di lucro. Meno male che si vuol “ favorire l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale” perché il percorso a ostacoli predisposto dal segretario comunale non so quanto renderà effettiva questa possibilità.
Il tipo di beneficio va dal semplice patrocino fino al contributo finanziario passando per il contributo economico che è composto dalla fornitura di beni/servizi, personale o utenze.
Intanto per cominciare la “ concessione di contributi avviene mediante avvisi o bandi pubblici periodici ed a seguito di oggettiva valutazione comparativa delle richieste, sulla base dei criteri e dei punteggi predeterminati. Tali avvisi o bandi sono , di norma, preceduti da appositi atti di programmazione operativa dell’Organo di Governo competente”(art.7) L’inciso “di norma” serve a evitare di legarsi ulteriormente le mani in situazioni che richiederanno decisioni che richiederanno di ricorrere alle deroghe. L’art.8 indica i criteri generali d’intervento e comparazione per scelte che , per fortuna, saranno comunque “discrezionali”, ma che faranno parte del bando o avviso pubblico. I criteri sono comunque condivisibili e sono quelli normalmente utilizzati da sempre dalle amministrazioni pubbliche: Tralasciamo il semplice patrocinio, che dovrà essere richiesto con 20 giorni di anticipo, per concentrare l’attenzione su contributi economici e finanziari disciplinati rispettivamente dal Capo II e dal Capo III del regolamento. Le contribuzioni saranno oggetto di un programma periodico di norma semestrale, ma gli uffici comunali dovranno pubblicare un avviso pubblico in cui sono stabiliti periodo, modalità, documentazione, “criteri comparativi” ed eventuali cauzioni. Oltre a questo ‘associazione dovrà presentare una relazione e un quadro economico che deve essere “ completo ( comprensivo di ogni reale voce di costo e di ricavo), attendibile e congruo rispetto alle condizioni economiche del mercato di riferimento, corredato da idonei documenti giustificativi (tariffe , prezzi, tabelle costo lavoro, preventivi di servizi/forniture, contratti stipulati) specificatamente inerenti il progetto promosso”: Se siete arrivati fino a qui potete partecipare anche ad un bando della Comunità Europea. Ovviamente ci saranno i casi eccezionali “debitamente documentati” che andranno in deroga al regolamento.L’art 9 stabilisce anche il limite della contribuzione economica o finanziaria che non potrà superare il valore pari al 60% della spesa o costo ammissibile, indicati nel quadro economico e finanziario , allegato alla domanda. Qualcuno rischia così di dover pagare qualcosa invece di ricevere un beneficio.
Il Regolamento è stato approvato il 5 ottobre 2016 e non so il percorso compiuto dall’atto, se c’è stata condivisione con le associazioni iscritte all’albo, ma resta l’impressione di voler delegare alla burocrazia quello che è un compito dell’amministrazione e della politica , cioè di saper valutare con serenità ciò che merita un sostegno pubblico oppure no nell’interesse dei cittadini e in coerenza che i propri indirizzi e programmi amministrativi. Non so se il Consiglio comunale abbia tenuto conto di questi aspetti nell’approvazione del regolamento e c’è solo da augurarsi che la sua applicazione avvenga seguendo criteri del buon senso e della semplificazione. Purtroppo non è il primo atto che va nella direzione di un irrigidimento burocratico della struttura amministrativa.
LR