Urbanistica a Vaglia: poche idee e confuse. Un comunicato del PD

Urbanistica a Vaglia: poche idee e confuse

Tanti dubbi, domande e incertezze, poche risposte dalle carte e dall’amministrazione

Come in un giallo, a Vaglia, se si legge il piano strutturale, il piano operativo e relativi allegati adottati si rimane con il fiato sospeso. Troppe domande rimangono senza risposta. Ieri sera a Bivigliano, in un’accogliente serata al circolo Arci, il PD e i cittadini si sono confrontati sulle scelte dell’amministrazione in merito al futuro della pianificazione territoriale del Comune. Il piano Strutturale e il Piano Operativo adottati, che possono essere osservati entro il 10 Dicembre, lasciano perplessi. Nel merito, a Bivigliano e nelle altre frazioni le mappe ci raccontano che il nostro territorio frana un po’ dappertutto. Più di quanto si pensasse. Questo però non è affare dell’amministrazione, sembra. Tant’è che non si prevedono azioni che contrastino questo problema rispetto a edifici pubblici; e le case dei privati, tante, ora si trovano su una frana, in pericolosità 4 (la più elevata) e fattibilità 4 (la meno attuabile). E se si leggono le relazioni, pare di entrare in un labirinto di logica, senza soluzione.

Ma i misteri non finiscono qui. Solo a Bivigliano, spariscono i fossi e le strade dalle mappe, si decide di intervenire su un prato, che viene definito la “Piazza Mascagni” di Vaglia, senza che nessun biviglianese, a memoria, ricordi di aver proposto qualcosa su quell’area, proprietà della Curia, e quindi con costi di un eventuale esproprio da affrontare. Ciliegina sulla torta è l’uso dell’istituto della perequazione, parola brutta che definisce uno scambio equo tra privato e pubblico rispetto alla capacità edificatoria. “Scambio equo” per il Comune di Vaglia significa acquisire un rudere da bonificare e scambiarlo con quasi sette volte la superficie pubblica, edificabile, nel punto più panoramico di Bivigliano. E a Bivigliano, per favore, accontentatevi di due panchine. Insomma, l’amministrazione comunale ha voluto fare le corse per approvare il piano e se ne vedono i risultati sulla carta e nelle nostre tasche, perché per fare in fretta il piano è costato molto di più che se avessimo condiviso i tecnici con i Comuni del Mugello. E oggi, siamo all’incirca allo stesso stadio di approvazione di chi ha speso meno.

Dalla qualità dello sviluppo urbanistico del Comune dipende la qualità della vita dei cittadini di Vaglia, di tutti noi.

Il PD di Vaglia non ritiene né accettabili né attuabili le azioni del Piano Operativo ed esprime sincera preoccupazione per la miopia che l’amministrazione usa nella pianificazione del territorio. Per questo, continueremo a confrontarci con i cittadini e venerdì 30 Novembre ci troveremo al Circolo Arci di Pratolino, e chissà che qualcuno non cambi idea nel frattempo sulle scelte fatte.

pd.vaglia@libero.it

 

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