Una denuncia per furto in abitazione a San Godenzo

SAN GODENZO – Denunciato l’autore di un furto in abitazione.


E’ stato individuato e denunciato dai Carabinieri della Stazione di San Godenzo l’autore di un furto in abitazione in danno di una 87enne del posto: si tratta di un 46enne  residente nella provincia di Arezzo, pluripregiudicato, alla cui identificazione i militari sono giunti dopo mesi di indagini serrate.
Il fatto si è verificato agli inizi del mese di novembre dello scorso anno quando l’anziana aveva denunciato il furto di alcuni monili d’oro, custoditi in un cassetto della camera da lettoda parte di un uomo che si era presentato come tecnico di una società di elettricità che doveva  verificare alcune lampadine per una loro eventuale sostituzione con altre a minor consumo. Guadagnata così la fiducia della signora ed entrato in casa, abilmente era riuscito a sottrarre i monili , che avevano un notevole valore affettivo ancor più che economico, per la derubata. La presenza dell’uomo era però stata notata da un vicino che aveva annotato la targa dell’auto con cui il malvivente era arrivato.
Partendo da questi pochi indizi gli uomini della Stazione di San Godenzo hanno acquisito le immagini delle telecamere collocate in paese e di quelle che si trovano lungo la Statale Tosco-Romagnola, ricostruendo tutti i movimenti dell’utilitaria. Quando, poi, qualche giorno fa l’uomo si è ripresentato in zona, sempre alla guida della sua utilitaria rossa, i Carabinieri lo hanno intercettato e fermato: anche ai militari l’uomo ha riferito di lavorare per una Società energetica, per conto della quale cerca di procacciare nuovi clienti. Non è da escludere che, con questo stratagemma, l’uomo abbia messo a segno altri colpi e, per appurarlo, le indagini proseguono su ampia scala.
Proprio per prevenire questo tipo di truffe , i Carabinieri della Compagnia di Pontassieve, sempre impegnati nella lotta ai reati contro il patrimonio, ribadiscono alcune semplici regole: innanzitutto non aprire agli sconosciuti, chiedere sempre che sia mostrato un tesserino di riconoscimento, non consentire che la persona o le persone entrino in casa e, soprattutto, in caso di dubbio, chiamare subito il “112”.

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