Tempi duri per la produzione lattiero- casearia in Mugello? Mukki e Forteto

Tempi duri per la produzione lattiero- casearia in Mugello?

Al Forteto un commissario che con l’attività produttiva non ha nulla a che vedere

In questa fine 2018 arrivano due notizie  che dovrebbero suscitare una certa preoccupazione per il comparto lattiero-caseario del Mugello e non solo.
La prima è la lettera inviata  dalla Centrale del Latte Italiana, in cui è stata incorporata la Mukki, in cui si annuncia  l’intenzione di disdettare i “patti parasociali” sottoscritti nel 2016 che andranno in scadenza a metà del prossimo anno.

La seconda è il commissariamento della Coop. Il Forteto che avviene in un momento estremamente delicato per tutto il comparto del latte ovino a livello regionale che sta mettendo in difficoltà centinaia di allevatori con il rischio della perdita di un  patrimonio zootecnico di vitale importanza per l’economia di alcune province.

La Centrale del Latte  d’Italia  nata nel 2016 per la fusione tra Centrale del Latte di Torino e Centrale del Latte di Firenze è il terzo polo lattiero-caseario italiano con oltre 200 milioni di fatturato, 5 stabilimenti e 430 dipendenti.  Per arrivare alla sua nascita non sono mancate polemiche  dovute al timore di perdere una filiera virtuosa tra territori, produttori e trasformatori che in questi anni aveva garantito la qualità del latte commercializzato dal marchio Mukki e, per quanto riguarda il nostro territorio, dal marchio Mugello e Podere Centrale.
I “patti parasociali” del 2016 contengono anche queste garanzie per i produttori locali che rischiano , quindi ,di tornare sul tavolo della trattativa  così come i piani industriali dello stabilimento fiorentino.
Un fulmine a ciel sereno anche perché i risultati fin qui conseguiti  sono stati più che positivi ed è stata aperta anche una linea di commercializzazione tramite Alibaba in Cina. Per questo  sembra che il sindaco di Firenze abbia già scritto una lettera ai soci torinesi ( non dimentichiamo anche  il comune di Torino è socio al 20% nella centrale cittadina) per chiedere garanzia e il consiglio comunale fiorentino ha approvato un ordine del giorno a tutela della Mukki.
La disdetta viene presentata quasi come un atto formale che favorirebbe l’ approvazione o il prolungamento dei “patti parasociali” sottoscritti nel 2016.  Le amministrazioni del Mugello  e le associazioni dei produttori devono seguire con attenzione l’evolversi della situazione che rischia di incidere sul futuro di un comparto determinante dell’agricoltura mugellana su cui sono stati fatti in questi anni investimenti milionari anche con progetti di Filiera finanziati dal Psr della Regione Toscana.

Il commissariamento del Forteto  era stato richiesto da anni dalle forze politiche e ultimamente anche da qualche organizzazione sindacale, ad accelerare la procedura è arrivata anche la revisione fatta da Confcooperative il cui esito andava in questa direzione.
In questa sede non interessano i giudizi politici ma le conseguenze che il commissariamento potrà avere  sulle attività produttive della cooperativa che danno lavoro diretto ad un’ ottantina di persone più diverse altre decine sul territorio e in Toscana.
E’ un timore più che concreto tanto che anche alcuni politici ora mettono le mani avanti per sottolineare che il commissariamento non deve portare alla liquidazione ma al rilancio della cooperativa.
Una prima risposta potrebbe arrivare dal nome che il ministero sceglierà come commissario e dal rapporto che riuscirà a stabilire con i dipendenti e il territorio.

Anche in questo caso c’è da tutelare un settore produttivo fondamentale, il lavoro di centinaia di persone e di molte aziende che conferiscono il loro latte per la produzione di formaggio.
Da Firenze e da Vicchio si attendono risposte positive per il futuro dell’agricoltura mugellana altrimenti si rischia un indebolimento pericoloso per un comparto decisivo della nostra economia.

Purtroppo il nome che viene segnalato  come commissario straordinario dal gruppo 5 stelle in regione lascia molto perplessi. Si tratta dell’avvocato Jacopo Marzetti attuale  garante dell’infanzia e dell’adolescenza della Regione Lazio. Ma hanno commissariato la cooperativa agricola o la comunità del Forteto? Sarà sicuramente una bravissima persona ma quale esperienza ha Mazzetti nella gestione di un’attività produttiva lattiero-casearia?

 

Leonardo Romagnoli

21.12.18

 

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