Prosciolti tutti gli imputati di Paterno per il traffico dei rifiuti

Prosciolti tutti gli imputati di Paterno per il traffico dei rifiuti

Il Giudice per le indagini preliminari di Genova ha prosciolto i titolari della ex cava di Paterno e i responsabili della Medlink di Aulla dall’accusa di traffico illecito dei rifiuti in merito all’inchiesta  sui sacconi di polverino 500 mesh che erano stati stoccati a Paterno per essere utilizzati nella produzione di calce per l’edilizia. Secondo il giudice genovese non c’erano i termini per il rinvio a giudizio richiesto invece dal pubblico ministero.
Ovviamente sulla decisione ha pesato in modo decisivo la perizia richiesta dallo stesso giudice  che aveva definito non pericoloso il polverino 500 mesh né per l’ambiente né per la salute e anzi ne consigliava il riutilizzo in edilizia.(QUI) In attesa delle motivazioni ufficiali che dovrebbero essere depositate entro 30 giorni , il giudice ha anche  disposto il dissequestro dei sacconi che finalmente potranno essere allontanati dalla ex cava di Paterno a Vaglia.
Prosegue invece il filone fiorentino dell’inchiesta per smaltimento illecito di rifiuti nella stessa area in cui sono imputati i proprietari gli Ottaviani padre e figlia. Secondo il corpo forestale e arpat nella ex cava sarebbero stati smaltiti fanghi di conceria, pneumatici e altri rifiuti di demolizione e salamoie della Solvay. Il procedimento è però previsto per l’8 marzo del 2019 con Regione e Comune che si sono costituiti parte civile. Vedremo che effetto potrà avere la sentenza genovese entro qualche settimana perché uno dei due imputati, la figlia, ha chiesto il rito abbreviato.(LR)
11.6.18

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