Processo a Firenze per il deposito di terre di scavo nel comune di Scarperia

 

Presso il tribunale di Firenze è  iniziato il processo relativo allo sversamento di terre  e  rocce di scavo in alcuni terreni agricoli nel comune di Scarperia avvenuto tra gli anni 2010 e 2013.
Le terre provenienti dai cantieri dell’alta velocità ferroviaria e da cantieri stradali venivano utilizzate per opere di ripristino ambientale e miglioramento agricolo.

Secondo la procura invece questa attività  si configurava  come traffico e  smaltimento illegale di rifiuti   e per questo chiese e ottenne il rinvio a giudizio per le persone coinvolte nella vicenda ed ora sotto processo.

Sono sette  le persone  che , a vario titolo, sono chiamate a rispondere dei reati di smaltimento illegale , discarica abusiva, omessa bonifica e altre violazioni alle  norme edilizie e ambientali. Si tratta dei fratelli Bencini titolari della  Ecogest,  degli imprenditori Vajani Magnaghi proprietari dei terreni interessati allo sversamento nelle aziende agricole La Ghiandaia e Casa Bianca di S. Agata e del geologo G. Innocenti.
Coinvolti nell’inchiesta con l’accusa di abuso d’ufficio anche due dipendenti del comune di Scarperia ovvero la dirigente e il funzionario del’ufficio tecnico , Anzalone e Botta., che avrebbero consentito il “ ripristino ambientale”.
Secondo l’accusa il materiale non aveva le caratteristiche per essere utilizzato in un piano di miglioramento agricolo o di sistemazione ambientale, mentre per la difesa si trattava invece di terre compatibili con l’attività svolta. Il processo è appena iniziato sarà la sentenza a stabilire la gravità o meno dei fatti addebitati agli imputati.

 

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