Potere al Popolo candida un borghigiano

Potere al Popolo candida nel collegio uninominale Toscana 3 il borghigiano Andrea Becattini.

Avremo la schiera di nomi di bandiera tutti avulsi e estranei al contesto territoriale, ignari delle sue caratteristiche, dei suoi problemi e delle sue specificità.

Ma avremo anche il candidato di Potere al Popolo, Andrea Becattini, che vive e lavora sul territorio ed il cui nome è stato scelto e approvato dalle assemblee locali con metodo democratico e pienamente trasparente. Una candidatura espressione del territorio e frutto di ciò che sul nostro territorio lui stesso ha fatto.

Andrea Becattini ha 32 anni e vive a Borgo San Lorenzo. Laureato in Filologia Classica all’Università degli Studi di Firenze, lavora come docente (precario) di Lettere. Precedentemente ha svolto il Servizio Civile in ambito sociale in una comunità residenziale per disabili.

Si avvicina alla politica ai tempi del Liceo quando partecipa alla contestazione contro la Riforma Moratti. Negli anni dell’Università contribuisce alla nascita del Comitato Anticrisi Mugello, attraverso il quale inizia un percorso di approfondimento delle questioni legate alle vertenze aziendali territoriali e dei temi legati ai diritti dei lavoratori, aderendo, in seguito, alle mobilitazioni nazionali promosse dal mondo sindacale tra il 2010 e 2011.

Da sempre sensibile alle questioni ambientali e dei beni comuni è stato attivo nella campagna per la difesa dell’acqua pubblica e sostenitore della Strategia Rifiuti Zero.

Negli anni da pendolare ha vissuto i disagi della linea ferroviaria Faentina e da lì ha sviluppato la sua sensibilità verso le problematiche connesse alla mobilità su ferro sostenendo le rivendicazioni del Comitato dei pendolari per lo stanziamento di risorse adeguate e per il rispetto degli accordi sottoscritti.

Iscritto all’Anpi, appassionato di storia dei movimenti popolari, fervente sostenitore dei principi e dei valori costituzionali, ha partecipato alla recente campagna referendaria in difesa della Costituzione nata dalla Resistenza.

Militante di Rifondazione Comunista, segue da anni le attività istituzionali sostenendo un modello incentrato sulla partecipazione attiva e sul controllo dal basso delle politiche attuate sul territorio e  denunciando i numerosi tentativi di privatizzazione e di depotenziamento dei servizi pubblici da parte delle giunte Pd.

Tutt’oggi impegnato nella difesa del presidio ospedaliero del Mugello costantemente a rischio di riduzione di servizi essenziali, se non anche, per motivi di staticità sismica, di chiusura complessiva. In quest’ottica nell’estate del 2017 sostiene il movimento promosso da Non Una Di Meno Mugello per il mantenimento del servizio di chirurgia senologica.

Ha partecipato, fin dal suo avvio, al percorso del Brancaccio come membro attivo dell’assemblea territoriale del Mugello,  condividendo  i propositi di ricostruzione dal basso di una sinistra unitaria, plurale e collegiale. In continuità con tali propositi ha accolto con entusiasmo l’avvio del progetto di Potere al Popolo trovando in esso una prospettiva concreta per la creazione di una sinistra realmente alternativa alle politiche dominanti, capace di ribaltare il tavolo delle diseguaglianze e rilanciare la sfida egemonica da parte dei subalterni anche in Italia.

“Ho accettato la sfida e ho deciso di candidarmi -dice il candidato Andrea Becattini-  perché la maggioranza di questo Paese, umiliata e maltrattata nei lunghi anni della crisi, corre ancora una volta il rischio di non avere alcuna rappresentanza, continuando a subire politiche che ignorano e calpestano ogni diritto. Nel generale declino della democrazia rappresentativa e la deriva di una sinistra non più credibile vogliamo riempire un vuoto. Vogliamo rimettere al centro i bisogni e  le condizioni reali di vita di chi subisce la distruzione dello stato sociale, si vede resi sempre più precari lavoro ed esistenza, in un generale impoverimento delle classi popolari. Abbiamo aspettato troppo per veder rinascere una Sinistra realmente rappresentativa di sé stessa. Ora tocca a noi, precari e sfruttati, portare avanti le ragioni dei subalterni e degli oppressi anche in questo Paese.”

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