PD : compleanno o funerale ?

PD : compleanno o funerale ?

Ogni politica che non sia velleitaria deve fare i conti con il raggiungimento e il mantenimento del potere; se questo però, anziché passaggio obbligato per realizzare una nuova qualità della vita comune, è l’unico fine dell’azione politica, essa si riduce a guerra fra bande e distrugge la cosa pubblica.(g. Bachelet)

Chi controlla il passato controlla il futuro. Chi controlla il presente controlla il passato.
Il potere non è un mezzo, è un fine.Il fine del potere è il potere. (G.Orwell)

“Non agire avendo in testa la formula “comando da solo”, ma formando una squadra della massima autorevolezza che creasse al vertice una collegialità senza la quale è difficile chiamare democratico quel partito”. E’ il consiglio di Eugenio Scalfari a Renzi ribadito in occasione dei dieci anni dalla fondazione del Pd avvenuta nell’ottobre del 2007. Un partito dice ancora Scalfari che deve trarre ancora ispirazione dal motto di libertà, uguaglianza e fraternità che ci riporta agli albori della modernità politica e del diritto o se si vuole agli ideali mazziniani del Risorgimento. L’enfasi dei festeggiamenti, per la verità con troppe assenze, ha fatto dimenticare un percorso che dal “rinnovamento” e dal “partito del leader che convive con un’oligarchia, trapassa al partito personale che rottama come macchine inanimate i gruppi dirigenti, le strutture organizzative, recide le radici sociali e i profili ideali”(M.Prospero), fino a trasformarsi, di fatto, in un non-partito dedito solo alla gestione delle candidature e alla gestione del potere. Quello che doveva essere un partito “liquido” perchè aperto alle contaminazioni e ai contributi delle diverse anime del centro-sinistra si sta invece racchiudendo in se stesso rischiando di perdere tutta la sua spinta propulsiva, operando una torsione oligarchica. Un partito dove contano più le tessere dei programmi è destinato al declino irreversibile verso quella che qualcuno ha chiamato “entropia rappresentativa” con un progressivo degradarsi del rapporto tra eletti ed elettori, decisionismo di pochi e impotenza dei molti. Gli elettori e gli iscritti non sono più popolo ma pubblico di uno spettacolo in cui ci sono spesso solo monologhi. La bulimia che si trasforma in anoressia politica con conseguenze che ancora non è facile valutare.

Questa tragedia nazionale si trasforma poi in farsa a livello locale dove non esiste più neppure il confronto tra varie correnti di partito, ma si assiste all’assalto al controllo del partito da parte di gruppi più o meno organizzati che hanno per riferimento qualche amminstratore locale.Non esistono più i “renziani”,gli “orlandiani” e gli emiliani sono quelli che stanno di là dalla Raticosa.

La discussione è talmente priva di contenuti da lasciare allibito chi , come me, ha vissuto la parte inziale di queste esperienza e l’ aveva anticipata con la formazioni di liste non di partito alle prime elezioni dirette del sindaco a Borgo nel 1995. Un partito per sua natura dovrebbe essere un luogo di confronto e di ascolto, di gestione collegiale pur nelle differenze e chi si propone come dirigente dovrebbe innanziatutto avere queste capacità e averle dimostrate con il suo operato. E invece non è così e come ha detto un accanito sostenitore della candidatura Bagni alla guida del Pd borghigiano, “noi(noi chi? Ci sarebbe da chiedere) abbiamo la maggioranza e quindi vogliano scegliare chi ci pare a noi” una sorta di renzismo-leninismo ispirato alla dittatura del proletariato con una buona dose di “grillismo”( nel senso del Marchese). Ormai anche nei renziani a livello locale ci sono le sottospecie: i renziani-andreottiani (quelli che il potere logora chi non ce l’ha), i renziani-craxiani (il potere prima di tutto), i renziani -buddisti-stalinisti (quelli che non partecipano al macello ma si accomodano volentieri a tavola), i renziani-renziani della prima ora ( quelli che passano dall’esaltazione alla depressione), i renziani-renziani dell’ultima ora (quelli che qualcosa toccherà anche a me), i renziani -perchè? (quelli che hanno un sacco di argomenti), i renziani-juventini (quelli che abbandonano il congresso alle 18), i renziani -viola ( quelli che alle 20 godevano come matti), i Filo-renziani (quelli che non tifano per nessuno ma come è bello il sindaco), i renziani-Biancaneve (quelli che anche senza lo specchio sanno di essere le più belle/i del reame e amano contornarsi di nani). Ma anche gli altri non sono messi meglio con gli orlandiani tendenza Tasso- furioso (quelli rischiano di perdere il senno e che sono tentati di andarsene ma poi hanno paura che cambino la serratura ), gli orlandiani tendenza Boiardo-innamorato ( quelli che che piangono in silenzio per la delusione e sperano nella ripresa del rapporto), gli orlandiani tendenza Padre Pio ( quelli che credono nei miracoli e hanno le stimmate perchè amano farsi crocifiggere per il partito), gli orlandiani – tendenza Astolfo ( quelli che sperano di recuperare il senno della sinistra). La situazione è drammatica ma non è seria.

La verità è che questo capolavoro è nato dal noto tafazzismo della sinistra in occasione delle primarie per il sindaco di Borgo che vide l’alleanza tra voto extra pd e quello degli antirenziani del pd.Un vero cavallo di troia portato trionfalmente dentro le mura a cui è stato fatto anche dono di alcuni sacrifici umani per ingraziarsi gli dei. Ma il cavallo non solo era pieno di Achei condotti dall’astuto Ulisse ma anche di famelici esseri(i bulimici) frutto di strani incesti e pericolosamente antropofagi e poltronofagi. La mancanza di cibo però  può spingerli all’autodistruzione. E’ stata una vera lezione di democrazia?

La balena bianca è tornata sotto le sembianze di squalo e purtroppo Achab è morto da tempo.

Leonardo Romagnoli

16.10.17

Ps: uno che ha votato Timpanelli

2 thoughts on “PD : compleanno o funerale ?

  1. Questa riflessione che ha come unico fine ledere l’immagine politica. Del pd Per carità forse manca la passione il coinvolgimento degli elettori ma è il male odierno lo troviamo ovunque .la politica oggi è connotata da lotte spregiudicate alla conquista solo del potere i movimenti come Grillo ,lega ecc sono impegnati solo a demolire l’avversario a tutti i costi .Tanta demagogia tanta retorica vuota e abbiamo tanto giornalismo da spettacolo e notizie da effetto , poca o niente analisi e riflessione serie non ne parliamo

    • su questo sito nella pagina blog di analisi e riflessione serie ne può trovare molte a partire dalla differenza tra destra e sinistra, per passare ad economia, cultura, ambiente e agricoltura locale e nazionale, migrazioni e accoglienza. grazie comunque del contributo. Vorrei precisare che tutte le riflessioni sono personali e non coinvolgono gli altri collaboratori della radio.
      LR