Muore Giovanni Colamosca implicato nelle indagini sul Mostro di Firenze

mostro28Ha perso il controllo dell’auto ed è precipitato in un burrone, morendo sul colpo. Se n’è andato così Giovanni Calamosca, 86 anni, uno degli ultimi “reduci” del caso infinito del Mostro di Firenze nonchè amico di Mario Sale e Giovanni Farina, due tra i principali esponenti dell’Anonima sequestri sarda. L’ex pastore e proprietario terriero imolese, arrestato negli anni ’80 per sequestro di persona, era stato indagato e poi prosciolto poichè sospettato di essere il maniaco delle coppiette che tra il 1968 al 1985 insanguinò le colline fiorentine. Calamosca viveva da anni a Ca’ Burraccia, nel Comune di Firenzuola sull’appennino tosco-emiliano. Lo scorso weekend la Twingo senza targa che usava negli ultimi tempi per i suoi sporadici spostamenti è stata ritrovata in una scarpata. All’interno, il suo cadavere. Avvisati dai suoi vicini, i carabinieri hanno subito svolto alcuni accertamenti per fugare ogni dubbio sulla sua fine. Nessun mistero, hanno concluso, solo un tragico incidente per il quale il pm di turno non ha neppure disposto l’autopsia.

Calamosca conobbe in carcere i più importanti protagonisti della vicenda del Mostro: da Pietro Pacciani (che stava scontando la condanna per le violenze alle figlie) a Francesco Vinci (a San Giovanni in Monti, mentre scontava 18 mesi di carcere). Durante la sua deposisizione al processo di primo grado contro il contadino di Mercatale, durata due ore, Calamosca disse: “Vinci mi raccontò in più occasioni che il duplice delitto del ’68 lo avevano commesso lui e StefanoMele”. Secondo Calamosca, inoltre, Francesco Vinci fu il proprietario della Beretta calibro 22 fino al 1968, quando la cedette “ad altri” che avrebbero commesso i sette duplici omicidi del Mostro. Gli stessi, che nel 1993, lo avrebbero ucciso “poichè ricattati”.

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