Lettera del sindaco di Borgo alla Regione sull’ex ospedale di Luco

La decisione della Regione di trasferire la proprietà dell’ex Ospedale di Luco alla Fondazione del Maggio Musicale Fiorentino  non era piaciuta al comune di Borgo San Lorenzo . Il Consiglio regionale approvando la manovra di bilancio che conteneva la proposta aveva cercato di indorare la pillola con un ordine del giorno in cui si invitava la Giunta a consultare le amministrazioni locali sul futuro dell’immobile.

In realtà l’atto regionale aveva il solo scopo di ripatrimonializzare la Fondazione del Maggio che versa in una situazione finanziaria precaria non certo quello di dare un futuro all’ex Convento Camaldolese la cui vendita è andata deserta per ben tre volte nonostante  la nuova destinazione urbanistica.

Il valore dell’immobile nell’ultima asta era sceso a solo 1,4 milioni di euro, quasi la metà di quanto la Regione aveva pagato per acquistarlo dalla Asl per poi passarlo in comodato all’allora Comunità Montana nell’ambito del progetto che voleva creare nell’immobile una sede distaccata della facoltà di agricoltura specializzata in zootecnia. Il progetto era interessante ma non aveva mai trovato tutti i soggetti pienamente convinti a partire dalla Provincia dove nella carica di presidente Renzi era subentrato a Gesualdi.
A rendere tutti inutile ci pensarono il governo e il parlamento che vietarono la creazione di sedi distaccate degli atenei che stavano nascendo come funghi in varie parti d’Italia.

La preoccupazione per il futuro dell’immobile da parte del comune di Borgo San Lorenzo non è mai venuta meno e in questi giorni che precedono il Natale il sindaco Omoboni ha deciso di scrivere una lettera piuttosto risentita al presidente della Regione Rossi in cui lamenta la mancata consultazione del comune, teme il definitivo degrado dell’immobile storico e fa trasparire la volontà di percorrere tutte le strade , anche legali, per cercare di dare un futuro all’ex ospedale.

Nella lettera il sindaco di Borgo sottolinea che la procedura della Regione contiene nella valutazione dell’immobile anche un terreno che è di proprietà comunale (come da previsione urbanistica) il cui valore è nettamente sottostimato con qualche irregolarità anche sotto il profilo urbanistico. Inoltre per Omoboni il Maggio non è in grado di avviare nessun lavoro di risanamento né tanto meno di recupero dell’ex Convento Camaldolese che  sarebbe condannato ad un definitivo abbandono e degrado.
per questi motivi il sindaco di Borgo chiede “ ai fini della tutela amministrativa e patrimoniale” l’abrogazione  della decisione regionale e” un nuovo accordo sul bene”. In assenza di questi atti . conclude il sindaco – “ l’amministrazione si riserva la possibilità di tutelarsi per le vie consentite dalla normativa vigente”.

LR

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