Le osservazioni di Italia Nostra sulla nuova area commerciale nei pressi del cimitero di Borgo

Zona cimiteriale di Borgo San Lorenzo: una nuova ed ingiustificata cementificazione


Italia Nostra ha presentato le osservazioni al piano attuativo approvato dal comune di Borgo San Lorenzo relativo all’area limitrofa al cimitero comunale.

L’Associazione già nel 2014 in occasione della approvazione del regolamento urbanistico aveva chiesto che venisse cancellata la previsione in quell’area di un nuovo centro commerciale e di un distributore, condividendo invece la realizzazione di un’area di parcheggio pubblica per auto e pullman che attualmente congestionano i parcheggi davanti alle scuole superiori e accanto al cimitero

Italia Nostra ribadisce la propria contrarietà a ridurre da 200 a 70 e 50 mt. il vincolo cimiteriale per costruire un ennesimo centro commerciale ed un ennesimo distributore di carburante, mentre condivide la parte che riguarda la realizzazione di un parcheggio.

La legge 166/2002 prevede che il consiglio comunale possa procede alla riduzione del vincolo cimiteriale solo per ragioni di interesse pubblico non perseguibili altrimenti e che in ogni caso il cimitero debba essere separato dal centro urbano da “strade pubbliche o da fiumi, laghi o dislivelli naturali rilevanti, ovvero da ponti o da impianti ferroviari”.

Ci domandiamo quale interesse pubblico giustifichi il distributore (ce ne sono già 5 nel capoluogo e altri due nelle immediate vicinanze), ed il centro commerciale (Borgo ne è saturo).

La legge prevede anche che qualora si intenda ridurre la zona di rispetto cimiteriale si debba tener conto degli elementi ambientali di pregio dell’area.

Ebbene, l’inserimento di un centro commerciale e di un distributore produrrebbe un forte impatto ambientale nella zona ad est del capoluogo che, diversamente dalla zona ovest ormai ambientalmente degradata, presenta tuttora un aspetto paesaggistico gradevole (campi coltivati, colline ondulate) e notevoli scorci visivi.

Infine è evidente che l’intervento si colloca in un’area di fatto fuori dal tessuto urbano che si chiude con gli edifici esistenti a circa 300 metri dal cimitero, pertanto si tratta di una trasformazione volta a cementificare una nuova fetta di territorio in palese contrasto con gli indirizzi regionali di contenimento di consumo del suolo senza che sussistano né ragioni sociali né motivi di interesse pubblico.

Per queste ragioni Italia Nostra chiede la radicale modifica del piano attuativo limitandolo al solo parcheggio per auto e pullman del quale, invece, si ravvisa la necessità.

I commenti sono chiusi.