Interrogazione del senatore Nencini sulla Faentina

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Interrogazione a risposta scritta

 

Roma, 4 Settembre 2013

 

Al Ministro delle Infrastrutture e Trasporti. –

Premesso che, a quanto risulta all’interrogante:

 

il 27.07.1995 fu firmato un accordo quadro AV (Alta Velocità), sottoscritto dal Ministero dei Trasporti, Ferrovie dello Stato, TAV e Regione Toscana, per l’elettrificazione della linea Faentina;

il 24.04.1997 tale impegno fu confermato in un protocollo d’intesa firmato da: Ministero dei Trasporti, FS, TAV, Regione Toscana, Provincia di Firenze, e i Comuni di Firenze, Sesto Fiorentino e Vaglia. All’articolo 4 si dice: “la FS SpA si impegna a realizzare l’elettrificazione dell’anello della linea Faentina (Firenze, Vaglia,  Borgo San Lorenzo, Pontassieve) con finanziamento di 35 Miliardi di Lire, che il Ministero dei Trasporti si impegna a reperire nell’ambito delle leggi finanziarie 1998-1999”;

il 28.01.1998 un atto aggiuntivo, sottoscritto dai medesimi soggetti, conferma ulteriormente l’impegno;

il 3.03.1999 viene firmato un accordo integrativo dell’accordo quadro e del Protocollo d’Intesa da parte del Ministero dei Trasporti, FS, TAV, Regione Toscana, Provincia di Firenze, Comune di Firenze, con il quale, all’articolo 2, si dice: “Il Ministero dei Trasporti garantisce il finanziamento dell’elettrificazione della linea Firenze-Vaglia-Borgo San Lorenzo-Pontassieve e della costruzione della linea Osmannoro-Campi Bisenzio, così come definito nell’allegato 1, a valere sui finanziamenti assegnati con l’addendum 1998 al contratto di programma FS-Ministero dei Trasporti”;

il 15.02.2001 viene sottoscritto un aggiornamento dell’accordo quadro e dell’accordo integrativo da parte del Ministero Trasporti, FS, TAV, Regione Toscana, Provincia di Firenze e Comune di Firenze, dove all’articolo 4 si dice: “per la linea Faentina ci si impegna alla progettazione definitiva dell’elettrificazione entro il 2001; avvio della realizzazione entro un anno della conclusione della conferenza dei servizi e della disponibilità del relativo finanziamento (già previsto in 60 miliardi di Lire)”, importo in aumento rispetto alla previsione iniziale;

il 19.11. 2001 vengono confermati gli importi nel documento RFI;

 

 

 

il 22.01.2010, nell’atto aggiuntivo all’intesa generale quadro del 18.04.2003 tra Governo e Regione Toscana, si corregge giustamente la cifra in 31 Milioni di Euro, finanziando con un Milione di Euro lo studio di fattibilità per la riqualificazione della linea medesima;

preso atto che, con Delibera n. 45 del 30.11.2006, la Assemblea della Comunità Montana Mugello ha approvato un Ordine del Giorno su “Sviluppo del Sistema del Trasporto Ferroviario nel Mugello”, con il consenso unanime di tutti i Comuni, nel quale si dichiarava, a fronte della incertezza sulla fattibilità dell’elettrificazione, la disponibilità delle Istituzioni del territorio a far convertire tali risorse dedicate e sottoscritte per l’acquisto di nuovo materiale rotabile diesel da usare a favore della tratta ferroviaria “Faentina”, nonché procedere a tutti quegli interventi infrastrutturali che consentono regolarità di flusso sulla linea, come, ad esempio, l’aumento dei tratti per l’interscambio dei treni;

constatato che, purtroppo, sono stati accertati danni e disagi ben oltre le previsioni causati dall’attraversamento del territorio del Mugello dal treno ad Alta Velocità, tanto da imporre l’aggiornamento finanziario per gli interventi da mettere in atto per il ripristino ambientale, peraltro risorse non adeguate e, comunque, non ancora messe a completa disposizione da parte dello Stato;

preso atto, a fronte di un crescente uso della linea, soprattutto nel tratto interregionale appenninico, un ormai giornaliero stato di disagio da parte dei pendolari e utenti sporadici che – come più volte denunciato dallo stesso Comitato dei pendolari e dalle istituzioni locali – viaggiano in condizioni assurde e a volte anche rischiose e pericolose, soprattutto a causa di mezzi ormai vecchi e inefficienti, governati da un sistema di controllo del movimento sulla linea non adeguato, spesso causa principale dei sistematici ritardi di percorrenza;

ritenendo che, dopo ben diciassette anni, Enti Locali e popolazione del territorio, che, se pur preoccupati, collaborarono alla realizzazione di tale opera, oggi debbano pretendere giustamente e definitivamente il rispetto totale da parte dello Stato di quegli accordi faticosamente sottoscritti o, in alternativa, perlomeno di capire con chiarezza a che livello Istituzionale o a quale figura pubblica attribuire la responsabilità di tale inerzia e omissione,

si chiede di sapere:

se Il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti e ritenga giusto onorare pienamente gli impegni più volte sottoscritti.

Sen. Riccardo Nencini

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