Incontro del sindaco di Dicomano con il Prefetto sull’associazione Il Forteto

C’è ancora associazione Forteto? Il sindaco: chiudere
Primo cittadino Passiatore ricevuto da prefetto Lega



L’associazione “il Forteto” è ancora esistente? Pare di sì, da verifiche effettuate dal Comune di Dicomano. Un fatto singolare, e preoccupante, visto il ruolo criminoso assunto dall’associazione nella drammatica vicenda del Forteto, come rilevato nella sentenza della Corte di Cassazione del 22 dicembre 2017. Perciò il sindaco Stefano Passiatore si è rivolto al prefetto di Firenze Laura Lega per sottoporre il caso alla sua attenzione, anche in virtù del potere di estinzione ex lege attribuito dal DRP 361/2000.
Di questo si è parlato in un incontro tenutosi a Palazzo Medici Riccardi tra il prefetto Lega e il sindaco Passiatore, che fa seguito a una lettera inviata dal primo cittadino dicomanese.
Il Forteto era articolato, come rilevato nelle sentenze e nelle commissioni d’inchiesta regionali, da Fondazione onlus, Associazione e Cooperativa agricola: “Nelle indagini degli inquirenti – scrive il sindaco Passiatore -, hanno acquisito rilievo penale atti criminali espletati attraverso la Fondazione e l’Associazione, risoltisi nella condanna del metodo criminale, disumano e vessatorio del fondatore delle stesse”.
La Fondazione il Forteto Onlus”, come da dibattimento, risulta cessata, mentre invece l’“Associazione il Forteto” risulta ancora attiva. Con sede legale dichiarata nella frazione Orticaia, nel comune di Dicomano, e codice fiscale ad oggi non revocato. “Da una analisi dello Statuto dell’Associazione – evidenzia nella lettera il sindaco Passiatore – emerge che tra gli scopi sociali vi siano il “[…] favorire la vita comunitaria degli associati secondo principi di uguaglianza, solidarietà e reciproco interesse […]”, e la dichiarazione che lo stile di vita comunitario si debba ispirare ai “[…] valori di auto e mutuo aiuto, piena fiducia, disponibilità reciproca, sobrietà […] ed apertura nell’aiuto di adulti e minori che si trovino nella condizione di avere bisogno di un sostegno concreto […]”.
Se questa è la realtà, desta motivo di preoccupazione per il Comune che l’associazione risulti ancora esistente: “A nostro avviso l’associazione – sottolinea il sindaco Passiatore – risulta assolutamente impossibilitata a perseguire i fini e gli scopi sociali riportati nello statuto che risultano assolutamente incompatibili a seguito di quanto emerso dalle sentenze giudiziarie”. Di qui la lettera e l’incontro col prefetto.

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