Inaugurata la nuova risonanza magnetica alla Misericordia di Borgo san Lorenzo

Una risonanza magnetica al servizio del territorio

Un servizio che servirà anche ai pazienti dell’Ospedale del Mugello

Momento importante quello vissuto ieri a Borgo San Lorenzo e momento importante per la Fondazione Estote Misericordes. E’ stata infatti inaugurata, alla presenza dell’assessore regionale alla sanità, Stefania Saccardi, del presidente dell’Unione dei Comune del Mugello, Paolo Omoboni, del presidente della SDS Mugello, Roberto Izzo, dei vertici di Fondazione e Confraternita di Misericordia, e, fra gli altri, dei rappresentanti della Banca del Mugello e del nuovo direttore dell’Ospedale del Mugello, una aggiornatissima Risonanza Magnetica.

Con tale upgrade si va a sostituire quasi completamente il precedente modello Siemens installato nel 2008. La nuova Siemens Magnetom Symphony A Tim System (Total Imaging matrix) da 1.5 tesla, è ora in grado di effettuare esami diagnostici di ogni tipo, anche i più complessi, con o senza mezzo di contrasto. Questa tipologia di risonanza magnetica, ad alto campo, è l’unica disponibile nel territorio mugellano, alto mugello e Val di Sieve e serve un bacino di utenza di oltre 100.000 persone.

La Misericordia di Borgo San Lorenzo, già nel 2006, quando decise di installare presso i propri ambulatori una RMN ad alto campo, senza alcuna certezza di ritorno economico, lo fece certamente per dotare il territorio mugellano, già penalizzato per infrastrutture e servizi, di un’apparecchiatura di altissimo livello in grado di offrire ai residenti di tutta la zona, prestazioni diagnostiche uguali a quelle a disposizione dei cittadini di Firenze o della piana. Il fatto poi che il nostro Ospedale non avesse la RMN spinse la Misericordia, l’Asl e la Regione Toscana a stipulare una convenzione per l’effettuazione di un certo numero di prestazioni, con prenotazione tramite CUP. Sia l’Asl, sia l’assessorato alla salute della Regione Toscana, sottolinea la Fondazione, sono sempre stati puntuali nel rispetto della convenzione il che ha permesso di soddisfare le necessità diagnostiche della popolazione mugellana che possono usufruire di apparecchiature di prim’ordine, senza la necessità di lunghi e costosi trasferimenti.

Infatti a ulteriore testimonianza di questa volontà di venire incontro alle esigenze della comunità mugellana, la Fondazione Estote Misericordes e l’Ospedale del Mugello, hanno stipulato un accordo che consentirà ai medici dell’ospedale, per due pomeriggi alla settimana di utilizzare la RMN per esami da effettuare ai ricoverati dell’ospedale, ed ai pazienti in dimissione protetta.

La Fondazione contribuirà ulteriormente mettendo a disposizione anche tecnici di radiologia e un medico anestesista. La Misericordia contribuirà mettendo a diposizione le proprie ambulanze per i trasporti da e per l’Ospedale. Tutto ciò in forma del tutto gratuita e senza costi a carico dell’Ospedale del Mugello.

Arrivati alla ‘end of life’ dell’apparecchio, spiega il presidente della Fondazione, Roberti Grifoni, si trattava di decidere se riacquistarne uno nuovo o se abbandonare questo tipo di diagnostica. Come allora, la decisione non è stata semplice ma sia il CdA della Fondazione, sia il Magistrato della Misericordia, dopo un’attenta discussione hanno deciso, prorogando il sacrificio economico-finanziario per altri dieci anni, di investire in una nuova apparecchiatura che ci consentisse di proseguire questo tipo di attività nell’interesse dei cittadini mugellani, e non solo, e di continuare ad offrire ai ricoverati dell’ Ospedale, la possibilità di effettuare esami diagnostici con una risonanza magnetica ad un chilometro dal luogo di degenza anziché a 30 chilometri. Siamo orgogliosi di questa scelta”.

Oggi esempio di come si possono fare cose in collaborazione tra pubblico e privato per il bene dei cittadini, ha sottolineato Stefania Saccardi, assessore regionale alla sanità. Siamo di fronte ad un macchinario moderno, in grado di servire questo territorio. Ci avvarremo di questa struttura, con un contributo di Regione e ASL, di tale macchinario per coprire il territorio. Abbiamo rifatto di recente la normativa sull’accreditamento. Il pubblico collabora con chi ha i requisiti che abbiamo richiesto, per garantire prima di tutti la sicurezza dei cittadini e l’offerta sanitaria“.

Un servizio all’avanguardia per il nostro territorio e pensato per le necessità dei cittadini, esigenze a cui da sempre sono attente la Fondazione e la Misericordia, ha detto il presidente dell’Unione dei Comuni del Mugello, Paolo Omoboni. Gli investimenti e le scelte fatte nel corso degli anni sono qui a dimostrarlo. Presidi importanti per tutto il Mugello, messi a servizio anche della nostra sanità nell’ottica di una collaborazione che abbiamo saputo instaurare e che sta dando vita a progetti importanti attivati per dare risposta alle necessità dei cittadini”.

Quello della Fondazione Estote Misericordes è un impegno per l’ospedale e per tutto il territorio che si rinnova, ha detto con apprezzamento Roberto Izzo, presidente della Società della Salute Mugello, mettendo a disposizione una tecnologia moderna per i bisogni sanitari dei ricoverati e più in generale dei cittadini mugellani. Un investimento importante che riguarda la tutela della salute, di cui va reso merito ai vertici della Fondazione e Confraternita di Misericordia“.

Ancora una volta la Misericordia (e la Fondazione), dice il Provveditore, Umberto Banchi, si fanno carico di scelte difficili, senza cercare il proprio interesse ma solo quello che serve alla gente del territorio. Scelte fatte da volontari, inesperti, animati da tanta buona volontà. Abbiamo bisogno su questo terreno di altri attori che con la stessa passione si mettano al servizio, ciascuno per le proprie competenze, con le proprie caratteristiche. Non basta più essere “volontari”. Servono professionisti capaci e generosi, Istituti Bancari di riferimento che sappiamo mantenersi attaccati al territorio, Amministratori e Politici che, che ci supportino in questa direzione. Per noi è un investimento colossale, ritorno incerto e insicuro. Andiamo avanti ugualmente perché questa è la nostra “mission” questo il nostro “know how”, a noi non resta altro da fare che il “Buon Samaritano”. E sperare di avere sempre accanto, albergatori, locandieri che sappiano aprire le porte ed alloggiare i pellegrini.”

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