Il Mugello ha buone scuole

Il Mugello ha buone scuole

i dati di Eduscopio

La Fondazione Agnelli come ogni anno attraverso il portale Eduscopio realizza una ricerca molto dettagliata sulle scuole superiori italiane , “che offre gratuitamente agli studenti e alle loro famiglie informazioni oggettive e comparabili sulla qualità dei percorsi di istruzione secondaria di II grado di tutta Italia: una risorsa preziosa nel momento della scelta della scuola superiore da frequentare dopo le medie. “

Le scuole vengono analizzate essenzialmente con due finalità : lo sbocco lavorativo immediato oppure la scelta di un percorso universitario. Mentre per quanto riguarda l’acceso al lavoro l’analisi è abbastanza lineare , è invece più complessa per la preparazione ad una carriera universitaria. In quest’ultimo caso i parametri presi in considerazione sono tre : l’indice Fga che è un indicatore che tiene conto sia della bravura (media) sia della rapidità degli studenti nello svolgere gli esami, il secondo indicatore è dato dalla media dei voti mentre il terzo dai crediti ottenuti. Insomma l’andamento universitario come riprova della formazione ricevuta alle superiori.

Come sono messe le scuole superiori del Mugello e Valdisieve in confronto con l’area fiorentina e pratese? Direi piuttosto bene un po’ in tutti i settori di studio.
La bontà dell’insegnamento nelle superiori mugellane non viene sottolineata abbastanza ed è stato veramente assurdo aver fatto morire un indirizzo come quello classico al Giotto Ulivi che proprio da Eduscopio aveva ricevo buone valutazioni.

Per quanto riguarda i Licei Scientifici il Giotto Ulivi viene classificato al 7 ° posto davanti al Balducci di Pontassieve 8°, mentre primo viene classificato il Copernico di Prato ( 2° il Leonardo da Vinci , 3° Machiavelli e 4° Castelnuovo di Firenze)
Per l’indirizzo tecnico- tecnologico al primo posto c’è il Russell Newton di Scandicci , davanti al Buzzi di Parto ma il Giotto Ulivi si trova al 4° posto. Ancora meglio va nel settore economico dove il Giotto Ulivi figura al 1° posto e il Balducci al secondo davanti al Calamandrei di Sesto e al Galilei di Firenze.
Nell’indirizzo linguistico è al 7° posto il Giotto Ulivi mentre il primo posto, con ampio margine, è occupato dal Calamandrei di Sesto Fiorentino. Però la distanza dagli altri istituti fiorentini da parte della scuola mugellana  è molto contenuta.

Interessante anche l’analisi che riguarda invece lo sbocco lavorativo favorito dalle scuole frequentate. In questo caso è curioso sottolineare che in alcuni casi i dati sull’opportunità di trovare lavoro e quelli della coerenza tra studi effettuati e lavoro svolto non coincidono.

Partendo dall’indirizzo professionale industriale e artigianale al primo posto ( tra i cinque istituti segnalati nella provincia) c’è  il Chino Chini di Borgo con il 63,7 di opportunità ma con il 40,54 di coerenza (negli altri è addirittura più bassa).
Nell’indirizzo tecnico economico ritorna il Giotto Ulivi al 7° davanti al Balducci 8°(su 14) ambedue con il 50,9 e coerenza rispettivamente al 28,5 e al 33,5. Al primo posto il Dagomari di Prato (68) seguito dal Calamandrei di Sesto (64,4).
Nel settore dei Servizi sono presi inconsiderazione 10 istituti e il Chino Chini si colloca al terzo posto, dopo Saffi e Buontalenti, con il 57,39 di opportunità di lavoro e il 49,3 di coerenza.

Infine nel settore tecnico-tecnologico il Balducci di Pontassieve occupa il secondo posto dietro il Meucci di Firenze con un distacco di dieci punti percentuali (63 a 73) e con un dato basso sulla coerenza studi-lavoro al 16, peggio il Giotto Ulivi con il 15 ed opportunità solo al 39% ed ottavo posto nella classifica che comprende 13 istituti.

Nel complesso quindi un giudizio direi più che positivo per le scuole superiori del territorio tenendo conto che ci sono ancora margini di miglioramento sia nella formazione per percorsi universitari e soprattutto per favorire lo sbocco nel mondo del lavoro. Da questi dati viene anche una conferma della necessità di porre al centro dell’azione amministrativa proprio lo sviluppo di queste importanti strutture scolastiche per dotarle di tutte le attrezzature necessarie all’insegnamento e alla crescita culturale dei ragazzi.

Leonardo romagnoli

9.11.17

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