Quanto spendono i mugellani nel gioco d’azzardo?

Questo articolo è stato pubblicato un mese fa sul sito e sulla pagina facebook riscuotendo un grande interesse perchè per la prima volta venivano pubblicati i dati reali della spesa nel gioco d’azzardo da parte dei cittadini mugellani. Sulla pagina facebook aveva raggiunto un record di 5000 visualizzazioni. Vista l’attualità dell’argomento ritengo utile riproporre questi dati augurandomi che anche le amministrazioni comunali si facciano parte attiva nella comprensione reale del fenomeno.(lr)

IL GIOCO d’AZZARDO in Mugello

A Borgo san lorenzo i cittadini spendono più in scommesse che in tasse e tributi. A Barberino la quota più alta a persona

Nel mese di agosto ho affrontato il problema del gioco d’azzardo in Italia e in Toscana evidenziando che si tratta della tassa più alta pagata dagli italiani con un giro d’affari annuo di 96 miliardi superiore al fatturato di enel energia. Una tassa da oltre 1500 euro all’anno a persona per chi ha più di 17 anni. Ma come insegna il detto che “ se uno mangia due polli e uno niente” per le statistiche ne abbiamo mangiato uno a testa, così per l’azzardo ci sono persone che si rovinano giocando lo stipendio e la pensione mentre altri non spendono un euro. E’ un problema sociale che non fa che aumentare con gli anni accentuato dalla crisi che spinge le persone a tentare la fortuna per risolvere i propri problemi economici. Come dicono i monopoli il 70/75% della raccolta viene però distribuito in vincite, ma per uno che vince ce ne sono 300 che perdono senza possibilità di riscatto.
Nel 2016 i toscani hanno speso quasi 4 miliardi di euro nel gioco d’azzardo e il 25% di questa spesa è stata fatta in provincia di Firenze, 1 miliardo e 152 milioni, di cui 369 milioni di videogiochi, 393 milioni di Vtl(Videolottery) e 149 milioni dalle lotterie istantanee. Rispetto al 2015 c’è un aumento di spesa di quasi 100 milioni con il primato che passa dai videogiochi alla Vtl. Tra le spese più rilevanti ci sono poi il lotto con quasi 87 milioni, le scommesse sportive a quota fissa con 57 milioni, scommesse virtuali 17 milioni e quelle ippiche a 18 milioni. Da non trascurare il Bingo ( la tombola) con 14 milioni che si gioca quasi esclusivamente in sale fiorentine.
Nel 2016 gli abitanti della provincia di Firenze hanno speso 1150 euro a testa compresi neonati e centenari, se si considera la popolazione sopra i 17 anni si arriva intorno ai 1500 euro pro capite. Una cifra ben superiore a quello che una famiglia di 4 persone spende per acqua,energia e rifiuti.
E i mugellani come si comportano sul gioco d’azzardo? Se si guarda la spesa pro capite meglio della provincia, ma in alcuni comuni si è registrata in un solo anno un’impennata di oltre il 20% nella spesa per giochi in particolare nel comune di Barberino dove però bisogna anche tener conto del possibile afflusso di giocatori dovuto all’autostrada e all’outlet. Nel 2016 i barberinesi hanno speso in giochi 10 milioni e 366 mila euro con un aumento rispetto al 2015 doltre 2 milioni di euro con un +28% che corrispondono a quasi 1000 euro a testa ( da 0 a 99 anni). I più gettonati sono i videogicohi con 4 milioni e 414 mila euro seguiti dalle Vtl a 2 milioni e 602 mila euro, non male le lotterie istantanee con quasi 1 milione e 700 mila euro. L’altra voce rilevante sono le scommesse sportive a quota fissa con 756 mila euro.


I borghigiani se la passano un po’ meglio ma spendono lo stesso una montagna di soldi: nel 2016 16 milioni e 293 mila euro pari a 888 euro a testa(sempre considerando 0-99 anni) con aumento di appena 1,8% rispetto al 2015 ( quasi 300 mila euro). Anche in questo caso video gioco con 4,8 milioni e Vtl con 4,5 fanno la parte del leone ma anche le lotterie istantanee raggiungono l’incredibile cifra di 3,3 milioni, sfiorano il milione le scommesse sportive a quota fissa e superano i 500 mila quelle ippiche. Insomma i borghigiani si giocano in un anno molto più di quanto versano al comune in tasse e tributi vari.

Passando a Vicchio la situazione migliora come spesa ad abitante ( 689 euro) nel 2016 con un aumento del 6,6% rispetto al 2015 ovvero + 350 mila. I vicchiesi che tentano la fortuna hanno sborsato la bella cifra di 5.581.416 euro, la gran parte in video giochi e Vtl che insieme raccolgono 4,4 milioni di euro, ben staccate le lotterie istantanee (i gratta e vinci) con 636 mila euro. Il lotto resiste con 211 mila euro.

Altro dato preoccupante è quello di Scarperia e San Piero che in un anno vede aumentare la spesa in azzardo del 23% ovvero quasi 1,7 milioni in più con un esborso pro capite di 706 euro. Siamo lontani dalle cifre di Borgo e soprattutto di Barberino ma il dato è comunque preoccupante. Per correttezza va detto che i dati forniti dai Monopoli per Scarperia e San Piero mancano di alcune voci che potrebbero alzare la spesa del 2015 e quindi rendere l’incremento più contenuto. Sono comunque tanti soldi che se ne vanno in scommesse( 6 milioni solo in videogiochi e 1,37 milioni in lotterie istantanee). Totale per Scarperia e San Piero nel 2016 8 milioni e 568 mila euro. Queste le cifre ufficiali a cui vanno sicuramente aggiunte delle quote clandestine spese in canali non legali.
Cercare di ridimensionare la questione dicendo che comunque un 70/75% torna in vincite rischia di non evidenziare la gravità di un fenomeno sociale che negli anni continua a crescere impoverendo le famiglie anche in Mugello.Al di là delle nuove regolamentazioni sulle aperture delle sale gioco che possono essere applicate dalle amministrazioni comunali esiste un problema ormai diffuso a livello sociale grazie anche all’utilizzo delle piattaforme informatiche che facilitano l’accesso al gioco d’azzardo. Lo Stato che cerca di rimpinguare i propri bilanci con la sofferenza di milioni di cittadini e famiglie viene meno alla sua funzione di gestore attento delle risorse pubbliche e rischia di scaricare sugli enti locali il disagio che cresce a livello territoriale .. anche in Mugello.

Leonardo Romagnoli

6.10.17

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