Il Comitato pendolari e gli interventi sulla Faentina

31 milioni di risarcimento per i danni dell’Alta Velocità vanno spesi sulla Faentina per renderla moderna e affidabile. Ora non lo è.
Come sempre al Comitato Pendolari interessano i fatti, sopratutto a proposito dei 31 milioni promessi e mai arrivati. I fatti sono che a venti anni dal dissesto causato dai lavori della TAV quei soldi al Mugello e alla Faentina non sono ancora arrivati, che questa linea non riesce a intercettare, come potrebbe, il grande flusso di pendolari che dal Mugello si sposta ogni giorno verso Firenze, che viaggiamo ancora e ogni giorno su treni degli anni’50 ( i fatidici Aln), con carrozze prive di aria condizionata e che in condizioni climatiche particolari (troppo caldo come in questi giorni o qualche centimetro di neve) non viaggiamo proprio. Da questo punto di vista non ci rassicurano le affermazioni dell’Unione dei Comuni dove si parla di un generico “impegno” a investire quelle risorse sulla Faentina per avere più treni e più corse. Vogliamo dare una scossa a questa discussione, capire se esiste già un piano e cosa prevede per la nostra linea. Non ci accontenteremo di qualche ritocco, questa è l’occasione su cui si misura la volontà della Regione Toscana e dei Comuni del Mugello di far fare davvero alla Faentina quel salto di qualità per divenire una linea metropolitana di collegamento da e verso il capoluogo.
Per questo chiediamo all’Unione dei Comuni un incontro per verificare lo stato di avanzamento del progetto. Successivamente la convocazione di un incontro con il Vice Ministro Riccardo Nencini e  l’assessore regionale ai trasporti della Regione Toscana Vincenzo Ceccarelli per un confronto pubblico sul tema dello sviluppo delle linea Faentina, un occasione che nel Mugello manca da troppo tempo.

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