I risultati della videosorveglianza ambientale a Barberino

Videosorveglianza ambientale. Oltre 50 violazioni in un anno e mezzo

Attive dal Novembre 2015, dopo i primi mesi di sperimentazione, le postazioni di videosorveglianza ambientale nelle aree più sensibili del paese, hanno permesso di individuare e sanzionare oltre 50 trasgressori.

Un progetto in cui l’Amministrazione barberinese crede fortemente, voluto per limitare gli atti di vandalismo ai danni dei beni pubblici da una parte, contrastare il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti fuori cassonetto dall’altra; un’usanza purtroppo molto diffusa nonostante che il ritiro degli ingombranti a domicilio, chiamando il numero verde di Alia SpA, sia un servizio gratuito.

Negli ultimi sei mesi, ovvero dal 1 Gennaio al 30 Giugno 2017, le violazioni accertate sono state 27 delle quali 20 di tipo amministrativo, 2 penali e 5 in corso di definizione.La maggior parte di questi sono uomini di età compresa fra i 20 ed i 50 anni, soltanto alcuni maggiori di 50 anni e pochissime donne.Complessivamente, da quando ha avuto inizio questo servizio sono state accertate 53 violazioni delle quali 3 di natura penale essendo state commesse da soggetti giuridici ed i rifiuti derivanti da attività imprenditoriali.Attualmente sono stati individuati 6 luoghi del territorio comunale seguendo una statistica sugli abbandoni degli ultimi anni; questi sono stati tutti segnalati e videosorvegliati. Le sanzioni previste sono da 300 a 500 Euro per gli abbandoni e l’errato conferimento dei rifiuti. Se a compiere tali azioni sono titolari di impresa, scattano le sanzioni penali. Reato penale è da considerarsi anche l’abbandono di rifiuti pericolosi (amianto, vernici, materiali tossici in genere) che prevede l’arresto da 6 mesi a 2 anni e con sanzioni che vanno da 3 mila a 30 mila euro.
I numeri raccolti in questi ultimi mesi ci restituiscono, purtroppo, un quadro preoccupante, anche se il numero di abbandoni 2016 è in calo del 20% rispetto al 2015, commenta
l’Assessore all’ambiente del Comune di Barberino Aleandro Del Mazza. Ad oggi dunque siamo ancora più convinti di questa scelta e nei prossimi mesi vogliamo ampliare il numero delle postazioni; la videosorveglianza ambientale è un doveroso primo segnale utile a disincentivare queste cattive pratiche. Resta fermo comunque anche l’obiettivo a lungo termine, che non sarà solamente quello di sanzionare o reprimere, ma di cercare di educare i cittadini attraverso progetti ed iniziative che ci rendano più consapevoli di quanto sia importante voler bene all’ambiente”.

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