I Contratti di Fiume . Un solo progetto dal Mugello e non finanziato

 

I Contratti di Fiume . Un solo progetto dal Mugello e non finanziato

Nei mesi scorsi la Regione Toscana ha pubblicato un bando rivolto ai comuni per promuovere i contratti di fiume le cui finalità sono orientate, sia alla mitigazione del rischio idraulico ed alla corretta gestione delle risorse idriche, che alla tutela e valorizzazione ecologica, fruitiva e paesaggistica del sistema fluviale. Il Bando aveva una dotazione modesta di 90.000 con la possibilità di concedere un finanziamento massimo di 22.500 euro.
Il contratto di fiume richiede che l’amministrazione comunale si avvalga nella redazione e gestione del progetto delle associazioni presenti sul territorio e del volontariato.
I progetti per poter essere ammessi alla selezione ed inseriti in graduatoria, dovevano rispondere ai seguenti requisiti:
– Perseguire nelle forme e nei contenuti gli obiettivi di sicurezza, mitigazione e prevenzione dei rischi, riequilibrio ambientale e valorizzazione paesaggistica, nonché l’uso sostenibile delle risorse idriche, la fruizione turistica sostenibile e la diffusione della cultura dell’acqua;
– Essere relativi ad un intero bacino idrografico (con superficie minima superiore ai 10 Kmq) e coinvolgere tutti i comuni che ne sono interessati;
– Prevedere azioni di coordinamento di tipo sia“orizzontale” ovvero tra soggetti istituzionali di pari livello, che operano in ambiti di competenza eterogenei, che “verticale”, cioè tra autorità che esercitano i propri poteri su scale territoriali di diversa ampiezza;
– Essere pertinenti a corsi d’acqua presenti nel reticolo idraulico di gestione ai sensi della Legge regionale 79/2012, così come individuato dalla Delibera di Consiglio 101/2016;
– Non far parte, totalmente o parzialmente, di Contratti di Fiume già esistenti o di progetto, collegati ad altre linee di programmazione e finanziamento nazionale o regionale.
La graduatoria è stata stilata sulla base di punteggi contenuti nel bando che tendevano a premiare il coinvolgimento di più soggetti pubblici o privati e più comuni oltre ovviamente alle caratteristiche del progetto e all’entità del cofinanziamento.

Negli anni passati si è parlato di contratti di fiume in relazione al Santerno e anche in Mugello per eventuali interventi sulla Sieve e i suoi affluenti.
In realtà solo un comune,  Vaglia ( che non fa parte dell’Unione), ha presentato un progetto sul bando regionale dal titolo “Torrente Carza: mitigazione ambientale per i danni ambientali da impatti TAV” che si è classificato al decimo posto con 43 punti ( il massimo ottenibile era 135). L’Unione dei comuni del Mugello ha aderito  al progetto del comune di Vaglia (capofila) insieme al Comune di Scarperia e San Piero, l’altro comune in cui si trova il bacino del Carza.
Ovviamente vista l’esiguita del fondo messo a disposizione dalla Regione i progetti finanziati sono stati solo 4 con al primo posto Loro Ciuffenna (AR) con 92 punti , seguita da Agliana (PT) con 75, Capannoli(PI) 60 e Pratovecchio-Stia(AR) con 59 punti.
Come detto Vaglia è stato l’unico comune a presentare un progetto nel territorio del Mugello e della Valdisieve per cercare di avviare un intervento sul torrente Carza fortemente impattato dai lavori dell’alta velocità.
I finanziamenti necessari per cercare un soluzione al problema dovrebbero essere di ben altra entità e dovevano essere reperiti con l’addendum del 2002 e successivi aggiornamenti. Ma molte di queste opere languono e nonostante siano passati 15 anni molti interventi non saranno realizzati perchè Ministero e Cipe non hanno ancora versato 16 milioni di euro rispetto a quanto stabilito nel 2002. I comuni mugellani dovrebbero sollecitare un incontro con l’assessorato regionale e soprattutto con il Ministero per fare il punto della situazione e valutare nuove opportunità di finanziamento almeno per le opere ritenute indispensabili per limitare l’impatto ambientale, a partire dalla portata minima vitale dei torrenti Carzola e Carza e dagli invasi necessari per le forniture idriche alle aziende agricole mugellane.

Leonardo romagnoli

7.11.17

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