Federconsumatori Toscana interviene in merito all’avvio del procedimento di riscossione del ticket per prestazioni sanitarie prenotate e non effettuate senza disdetta

E’ stata data giustamente ampia notizia sul numero di visite specialistiche o diagnostiche saltate nel corso del 2017 nella AUSL Toscana centro (oltre 50.000) con l’avvio del procedimento di  riscossione del Ticket se non sarà data adeguata giustificazione.

Non è una novità e su questo le Associazioni di tutela e in particolare la Federconsumatori sono intervenute per segnalare eventuali disguidi di tipo amministrativo e chiedere l’attivazione di un preavviso nei giorni antecedenti la visita.

E’ chiaro infatti che se si prevenisse ulteriormente questa situazione si recuperebbero degli spazi che consentirebbero di alleggerire le liste di attesa, anche se bisogna notare che 50.000 prestazioni mancate su oltre 3.500.000 non possono essere considerate un malcostume generalizzato.

Anche perchè le cause possono essere diverse. il fatto ad esempio che spesso la prenotazione mi viene data dal C.U.P.  per alcune specialistiche dopo diversi mesi  induce talvolta all’errore. Come pure proprio a causa di questi tempi estremamente lunghi talvolta si ricorre al privato, dimenticandosi o ignorando che occorre disdire la precedente prenotazione.

Noi crediamo che le lunghe liste di attesa vadano aggredite soprattutto con altri strumenti e una diversa impostazione organizzativa. In particolare attraverso la effettiva attuazione e inserimento dei malati soprattutto cronici in percorsi diagnostico-terapeutici che assicurino una effettiva presa in carico e programmazione degli interventi. Più in generale con una effettiva presa in carico del medico di medicina generale o dello specialista non solo per le visite urgenti ma anche per quelle differibili e programmabili. Tutto ciò rassicurerebbe anche il paziente. Analogamente  il C.U.P. deve avere un atteggiamento e una impostazione più proattiva, eliminando completamente le cosiddette “liste chiuse” che contraddicono palesemente disposizioni legislative che indicano l’obbligo della certezza della data.Io non posso sentirmi dire non c’è posto torni fra un po’ e magari dopo 15 giorni sentirmi ripetere la stessa cosa. Con un’ulteriore beffa: quella mia richiesta di prenotazione non evasa a quanto pare non viene registrata e calcolata nelle statistiche sulle liste di attesa.

Su questo  L’azienda Usl Toscana centro e un po’ tutta la sanità toscana deve ancora lavorare con meno azioni spot e meno inglesismi, ma rafforzando e qualificando l’organizzazione e la risposta del sistema sanitario pubblico.

Federconsumatori Toscana

Giuseppe Notaro

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