Denunciati per tentata truffa a Pontassieve

PONTASSIEVE. DUE DENUNCE PER TENTATA TRUFFA E DANNEGGIAMENTO.

Venerdi scorso  alle ore 22.15 circa, una pattuglia composta da militari della Tenenza di Pontassieve, nel transitare nella zona industriale di via Lisbona, veniva affiancata  da un’auto condotta da un trentatreenne residente a Pelago, in evidente stato di agitazione, il quale  riferiva che poco prima, nel percorrere la via Di Rosano (SP34) con direzione di marcia Firenze – Pontassieve, giunto all’altezza della località Candeli del comune di Bagno a Ripoli, nell’effettuare una manovra di sorpasso di una Fiat modello “Bravo”, di colore nero, udiva un rumore, presumibilmente provocato dal lancio di un sasso che colpiva la fiancata destra della sua auto. Successivamente veniva invitato a fermarsi dal conducente della Bravo e accusato  di aver fatto un sorpasso azzardato  e aver toccato l’auto.
A quel punto, impaurito dalla situazione e dall’atteggiamento dei due , uno  infatti era sceso dal mezzo, si allontanava velocemente dal luogo e, giunto a Pontassieve, avvertiva i Carabinieri fornendo una descrizione degli uomini e della macchina.
L’auto veniva ritracciata poco dopo nella zona di Piazza Mosca a Pontassieve.

Gli occupanti del veicolo, venivano identificati in due uomini, un fiorentino di 22 anni, pluripregiudicato, disoccupato, conducente del veicolo, ed un pratese di 40 anni, passeggero , nonché proprietario del mezzo, anch’egli pluripregiudicato, disoccupato, entrambi residenti a Prato.  I fermati venivano quindi sottoposti a perquisizione personale sul posto, che veniva estesa al veicolo a bordo del quale viaggiavano dove venivano trovati  tre sassi, sequestrati dai militari, compatibili con l’ammaccatura riscontrata sull’automobile della vittima. Il tentativo era quello di mettere in atto la ormai famosa truffa dello specchietto.

I due fermati venivano quindi accompagnati presso la caserma di Pontassieve per gli accertamenti di rito. Poco dopo, presso quegli uffici il conducente del veicolo danneggiato, sporgeva denuncia/querela in relazione ai fatti accaduti poco prima e, in seguito alla ricostruzione dei fatti e del modus operandi dei due sospetti, gravati da precedenti specifici anche molto recenti, gli stessi venivano deferiti all’autorità giudiziaria per danneggiamento e tentata truffa ai danni dell’ignaro cittadino che per fortuna si è tempestivamente rivolto ai carabinieri

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