Comincia bene la nuova vita delle ceramiche Pecchioli-Chini di Borgo San Lorenzo.
L’azienda borghigiana è stata rilevata da qualche mese dalla multinazionale belga Koramic ed ha ripreso la produzione per poter partecipare con un proprio catalogo alle importanti mostre del settore che si svolgono in questo periodo. Si è concluso il 2 ottobre il CERSAIE di Bologna, il salone internazionale della ceramica per l’architettura e dell’arredobagno e come riportato dalla stampa lo stand della “Franco Pecchioli –Chini , ceramica fiorentina” ha suscitato molto entusiasmo tanto da essere definiti da alcuni visitatori come “i Gucci della ceramica”. Grande attenzione ha suscitato Maxxi la lastra in gres ceramico più grande mai prodotta “vestita con una tavolozza che sta a metà tra i della Robbia e Picasso “ delle dimensioni di tre metri per uno. “Questa è ancora l’intramontabile potenza del made in Italy che noi cerchiamo di declinare con la qualità assoluta, con lo stile di vita, con l’unicità dei prodotti di lusso” ha dichiarato Graziano Verdi presidente e amministratore delegato di Koramic e anche della Peccholi-Chini. Dal Cersaie sono arrivati molti contatti e molte conferme dal mercato americano, da quello del sud est asiatico e dal medioriente . Negli Stati Uniti Koramic con le altre aziende del gruppo ha raddoppiato in questi anni il volume d’affari ma, dice Verdi, “è necessario operare per consolidare la considerazione del Made in Italy anche con una sorta di offensiva culturale: bisogna spiegare al mondo i nostri valori e abbiamo bisogno di rilanciare il saper fare artigianale”, in questo senso il collaboratori di Pecchioli, prosegue Verdi, devono essere considerati come maestri ceramici, come produttori d’arte”.
Ma quello che conta veramente sono le prospettive della manifattura che si prevedono in espansione grazie anche all’entusiasmo riscontrato tra i compratori nazionali e internazionali per i prodotti unici di Pecchioli-Chini. 