Cittadinanza onoraria per 31 alunni a Borgo

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Borgo: Festa Repubblica, cittadinanza onoraria a 31 alunni delle medie

la cerimonia con i cittadini stranieri di seconda generazione

E’ iniziata con l’Inno di Mameli intonato dal coro delle medie la cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria agli alunni stranieri nati in Italia e residenti nel comune di Borgo San Lorenzo. Un’iniziativa promossa dal Comune con la dirigenza scolastica della scuola media “Giovanni della Casa” anche su sollecitazione del Consiglio comunale dei ragazzi, che già l’anno scorso aveva lanciato la proposta, e dello stesso Consiglio comunale borghigiano che approvò una mozione.

Alla cerimonia erano presenti, tra gli altri, il sindaco Giovanni Bettarini e la baby sindaco Bianca Crescioli insieme alla sua giunta, la preside Laura Innocenti e la professoressa Emanuela Periccioli, i consiglieri comunali Lorenzo Quartani e Adan Omar Osman, promotori della mozione, Lisa Conti e Gabriele Timpanelli, la responsabile dell’Urp Daniela Banchi.

Il Comune ha formalizzato nel 2011 l’adesione alla campagna “L’Italia sono anch’io” per la riforma della normativa sulla cittadinanza italiana ed ha aderito all’iniziativa lanciata dal comitato provinciale “L’Italia sono anch’io” per organizzare, in occasione della Festa della Repubblica, cerimonie simboliche di consegna dell’attestato di cittadinanza onoraria a ragazze e ragazzi stranieri di seconda generazione.

Dopo aver illustrato ed essersi soffermato sui primi articoli della Costituzione, in particolare il 3, il sindaco Bettarini ha consegnato l’attestato di cittadinanza onoraria e una copia della Costituzione a 31 alunni, ragazzi nati in Italia da genitori stranieri e residenti nel comune: “Anche Borgo San Lorenzo rende la Festa della Repubblica una festa della cittadinanza, dedicata a tutti i bambini e ragazzi stranieri nati in Italia e residenti nel comune borghigiano – ha sottolineato il sindaco Bettarini che ieri pomeriggio a Firenze ha incontrato insieme ad altri sindaci della provincia fiorentina il ministro Kyenge -. Un’iniziativa simbolica – ha aggiunto – che vuol essere un segno di forte vicinanza a coloro che, in quanto nati e cresciuti in Italia, si sentono italiani, vivono nella nostra comunità, studiano nelle nostre scuole e sono parte integrante della vita della nostra società. Un gesto simbolico – ha concluso – per una battaglia molto concreta: l’allargamento dei diritti di cittadinanza per la costruzione di una società più giusta”.

 

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