Ci sono troppi profughi in Mugello?

Ci sono troppi profughi in Mugello?

“come sarebbe semplice il mondo se si potesse ricondurre tutto ai numeri, se con il numero giusto si possedesse una soluzione per tutto”(B. Kirchhoff)

Come ho già avuto occasione di scrivere qualche mese fa (qui) trattare le persone come se fossero numeri o peggio sostanze inquinanti è una vergogna..Cosa significa 2,5 per mille? Cosa stabilisce l’accoglienza di un territorio?
Come ha scritto una giornalista inglese “ anche il linguaggio usato per descrivere gli eritrei, etiopici, afghani e sudanesi che vorrebbero entrare in Europa è nel migliore dei casi meccanico e nel peggiore disumanizzante.(…) Scusate , ma stiamo parlando di persone reali, che hanno un cuore, una famiglia e, se mai l’avessimo dimenticato, anche dei diritti umani”. Oltre a questo non è detto che una realtà con pochi abitanti non sia adeguata ad ospitare persone in cerca di nuove opportunità. Quello che è avvenuto in alcuni piccoli paesi della Calabria potrebbe essere utile anche per realtà in difficoltà demografica  nella nostra regione o nel nostro territorio (per non parlare di piccoli stati come il Libano che ospitano quasi 200 profughi ogni mille abitanti).

Chi crede di trarre qualche vantaggio politico cavalcando il disagio o peggio la paura sta guardando indietro e non al proprio futuro. Ci sono migrazioni che non si fermeranno solo perché qualcuno pensa di alzare muri o recintare la propria terra con il filo spinato. Continueranno finché non saranno cambiate la cause che spingono gli esseri umani a fuggire per cercare di migliorare le proprie condizioni di vita o anche solo per garantirsi una sopravvivenza di fronte a guerre, persecuzioni, disastri ambientali e catastrofi climatiche.


In Mugello si dice ci siano 9 profughi ogni mille abitanti, in realtà ogni comune ospita in modo diverso e ci sono zone dove non ce ne sono e altre che superano abbondantemente questo tetto. Stiamo comunque parlando di 500 persone ( di cui 200 nel solo comune di Borgo san lorenzo, secondo quanto riportato dai giornali) distribuite su un territorio di oltre 1200 kmq e una popolazione di 65.000 abitanti. Se fossero turisti non se ne accorgerebbe nessuno.
Ma l’accoglienza costa? Certo che costa , ma se gestita correttamente può essere una risorsa per vari territori . Per l’ospitalità di ogni persona vengono riconosciuti circa 35 euro al giorno a chi svolge l’accoglienza che generano lavoro e ricadute sul territorio, nel caso del Mugello per circa 6 milioni di euro all’anno. Si tratta di finanziamenti che vengono per buona parte dell’Europa ai quali si aggiungono i fondi statali destinati ai comuni che accolgono profughi sul proprio territorio. Ovvero 500 euro per migrante che il comune può impiegare come vuole senza nessun vincolo. Il comune di Dicomano , per esempio, ha utilizzato 56.000 euro per un bando per lavori socialmente utili per i disoccupati residenti nel comune. Se Borgo ospita sul proprio territorio 200 profughi dovrebbe aver ricevuto 100.000 euro che potrà impiegare secondo le esigenze dei propri cittadini.
Paragonare queste cifre con quanto viene speso, ad esempio, nell’attività socio-sanitaria della Società della Salute è pura demagogia che qualsiasi amministratore pubblico dovrebbe evitare per vari motivi. 1) nessun finanziamento viene tolto al settore sociale o sanitario locale per questa attività;2) se quei soldi non vengono impiegati per quello non possono essere impiegati per altro e quindi il territorio avrebbe meno risorse; 3) lo stesso ragionamento applicato alle spese pubbliche potrebbe avere effetti disastrosi per settori che non attengono alla sopravvivenza quotidiana ma alla qualità della vita sicuramente sì (vedi cultura e spettacoli).

A distanza di anni dalla scelta dei Comuni di delegare alla SdS anche la gestione del Sociale (accanto ai servizi ad alta integrazione socio-sanitaria) si può affermare con sicurezza che il risultato è stato ottimo, in termini di controllo della spesa, equità nella distribuzione, condivisione delle scelte e ritorno economico in termini di economie di scala e attrazione di risorse aggiuntive sia regionali che da altri Enti pubblici.” Questo ha scritto la giunta di Borgo nella relazione al bilancio 2016 e se la situazione cambierà non sarà certo per la presenza di qualche profugo sul territorio mugellano.

Sempre a proposito d’accoglienza è invece da sottoscrivere totalmente la proposta dell’Anci di privilegiare il sistema Sprar rispetto ai centri di accoglienza speciale(cas).L’esperienza che proprio in Mugello va avanti da tempo con il Villaggio La Brocchi testimonia la bontà di questo percorso che prevede protezione, formazione e inserimento con costi totalmente sostenuti dal Ministero dell’Interno. E’ curioso che una struttura presa ad esempio anche a livello europeo, con articoli su autorevoli giornali internazionali, sia invece sottoposta periodicamente ad un’attenzione mediatica e politica locale che non ha veramente ragion d’essere.(QUI) “Stiamo parlando di un tassello fondamentale, perché permette ai Comuni, (capofila dei progetti Sprar, mentre i Cas, vengono imposti dalla Prefettura competente e gestiti da un ente privato assegnatario) di gestire e non subire il fenomeno dell’immigrazione”(M.Biffoni- anci)

Un’onda di persone di varie etnie che preme ai nostri confini, che intraprende viaggi di morte verso i nostri territori nella speranza di trovare un futuro che nel loro paese viene negato. A questo siamo chiamati a rispondere, non solo alla politica nazionale, ma proprio a quei valori che ci rendono esseri umani. Non possiamo far finta di non vedere, non possiamo volgere lo sguardo da un’altra parte quando un Prefetto ci chiede di aiutarlo. Ecco perché noi come amministratori, ma prima di tutto come cittadini abbiamo scelto di non essere miopi di fronte ad un problema che cresce di ora in ora. Questa nuova emergenza ci tocca direttamente. Noi come territorio non possiamo permetterci di far finta che tutto ciò non ci riguarda”. Questo scrivevano un anno fa gli amministratori di Borgo presentando il bilancio e concludevano :
“Nella società interculturale che si profila per l’immediato futuro, ignoranza, pregiudizio e chiusura non sono atteggiamenti tollerabili.”

Leonardo romagnoli

19.7.17

One thought on “Ci sono troppi profughi in Mugello?

  1. Grazie per la chiarezza con cui è stato scritto l’articolo. Il sindaco che ha confuso i problemi forse sarebbe utile che lo leggesse per informarsi meglio .