C’è da spostare il mercato?

 

C’è da spostare il mercato?

In questi giorni è stata anticipata la proposta di spostamento del mercato settimanale del martedi  a Borgo san lorenzo  che sarà in discussione con il nuovo piano del commercio ambulante. Dico subito, per chi non lo sapesse, che il sottoscritto ha fatto l’assessore alle attività produttive per diverse legislature a Borgo san lorenzo . Se questo per qualche “democratico”, che si autointervista, dovrebbe consigliarmi di non intervenire sulle questioni amministrative, io ritengo doverso invece far conoscere un’opinione che può essere fuori dal coro, muto o osannante, che ormai caratterizza la vita politica borghigiana e non solo.
Riconosco che la questione mercato è tutt’altro che facile per averla affrontata varie volte e con una categoria che definirei molto “agguerrita”(almeno un tempo). Il primo spostamento del mercato è stato fatto nel 1995 dopo ben 4 anni di discussioni e approfondimenti che portarono all’individuazione di piazzale Curtatone e Montanara come soluzione ottimale. Furono tolti i banchi dal centro storico ( Piazza Castelvecchio, Via San Francesco, piazza Garibaldi e il primo tratto di Via degli Argini da piazza don Bosco  all’ingresso di Via caduti di Montelungo) e accorpato tutto il settore alimentare. Questo comportò una riassegnazione totale degli spazi e dei posteggi attraverso una graduatoria la cui compilazione fu abbastanza complessa. In piazza Curtatone a quel tempo c’erano anche i bagni pubblici che venivano richiesti dalla nuova normativa.
Un secondo spostamento, questa volta temporaneo, ugualmente problematico riguardò i banchi di via degli Argini per i lavori di realizzazione dell’immobile nella cui corte si trova la sede della Polizia Municipale. Anche in questo caso i contrasti con gli operatori non mancarano, poi fu proposto di utilizzare una parte di piazza Gramsci, lato Abbigliamento Manfriani fino al semaforo, e il posteggio centrale mantendo così inalterata la continuità del mercato che è uno degli aspetti importanti per il buon funzionamento commerciale.

Ora la proposta che viene fatta dall’amministrazione abbandona piazza del mercato ,via del canto e via degli argini per spostare i banchi in piazza Dante, Viale della Repubblica, piazza Gramsci e altre vie e piazze del centro. Questo per ovviare, viene detto, ai problemi di sicurezza che ci sarebbero con l’attuale disposizione dei banchi.

Questo era uno dei motivi che consigliò il primo spostamento nella sistemazione attuale e a tal proposito posso ricordare che la mattina in cui fu spostato il mercato nella situazione attuale vidi arrivare senza nessun preavviso il buon Mario Lacadi Paoli con l’ambulanza del CRS che entrò dal lato Caserma Carabinieri e percorse tutto il mercato fino a Via degli Argini senza nessun particolare intoppo. Ma come si sa gli anni passano, i banchi cambiano, le licenze passano di mano e i conti non tornano (ad esempio in via del canto erano stati sistemati 4 banchi di 7×4 invece del canonico 6×5). Se si moltiplica il numero dei banchi per 7( con 5 di profondità) metri si arriva ad una lunghezza di 840 metri, se poi si aggiungono alcuni produttori locali si arriva quasi a 900 metri lineari( 4500 mq). Per la sicurezza dovrebbe essere garantito uno spazio transitabile da mezzi di soccorso di tre metri, quindi una strada per ospitare i banchi su ambedue i lati dovrebbe avere una carreggiata di 13 metri o comunque un marciapiede ampio da poter permettere il passaggio dei pedoni e l’ingresso alle abitazioni. Sono tutte cose che saranno state sicuramente analizzate, ma penso che i problemi maggiori si avrebbero soprattutto sul traffico interno al centro di Borgo, al quale non si potrà più accedere, e per i posteggi. Oggi gran parte dei frequentatori del mercato posteggia nella zona del foro boario e lungo i bastioni in una zona molto vicina all’area commerciale. Con lo spostamento il flusso si trasferirebbe più verso la zona nord del capoluogo e sui viali, dove il transito già oggi è in alcuni momenti problematico. Ma mi sembra ovvio che le modifiche probabili ai flussi di traffico e di posteggio saranno state prese in considerazione.

Guardando la piantina ufficiale della nuova localizzazione si può notare subito l’allungamento della superficie del marcato che rischia di non favorire la funzionalità commerciale e il rischio di una completa chiusura per l’accesso carrabile alla zona centrale, comune compreso. La discussione è solo agli inizi e quindi il consiglio comunale che dovrà approvare il nuovo piano del commercio ambulante potrà analizzare in modo approfondito tutte le problematicità consultando le categorie economiche e la popolazione. Se posso dare un consiglio proporrei di considerare quanto fatto in passato e cercare di eliminare le strettoie oggi presenti nel mercato spostando un numero limitati di banchi nella sistemazione di una parte di piazza Gramsci anche se questo comporterà ugualmente una riassegnazione parziale dei posteggi. Infine proporrei , in occasione di questa discussione, di rivedere o approfondire la scelta di estendere alcune manifestazioni del foro Boario fino al centro storico. Scelta  che mi sembra poco funzionale sia dal punto di vista logistico che commerciale.

Leonardo romagnoli

20.5.17

PS

Sulla Nazione del 23 maggio , viene riportata con grande evidenza una modifica al regolamento del commercio su area pubblica  come freno ai venditori ambulanti extracomunitari. In realtà non è niente di nuovo rispetto a quanto c’era già.

Il commercio itinerante è una forma di commercio su area pubblica che prevede che l’operatore non stazioni stabilmente sull’area pubblica, ma si fermi su domanda del cliente per il tempo necessario per concludere la transazione commerciale richiesta. L’esercizio del commercio in forma itinerante è consentito su qualsiasi area pubblica non interdetta dal Comune; nel Piano e nel Regolamento di cui all’art. 40 della Legge Regionale 28/2005 si  provvede a definire le modalità di esercizio e le aree ove il commercio in forma itinerante è vietato. Nel Comune di Borgo San Lorenzo è fatto divieto di esercitare il commercio in forma itinerante in ragione di viabilità e sicurezza stradale in tutta la viabilità di circonvallazione, escluso le aree di posteggio, lungo le strade regionali o comunali di viabilità extraurbana anche in banchina e in ragione di tutela delle aree di maggior pregio artistico del tessuto urbano nel  Centro e Tessuto Storico di Borgo San Lorenzo così come definito nelle carte delle aree urbanizzate del Regolamento Urbanistico.

Così c’è scritto sul sito del comune. L’unica variazione può riguardare alcune aree di posteggio ma il riferimento è sempre ad attività che utilizzano un mezzo per svolgere il proprio commercio o comunque allestiscono un banco. Il venditore di fazzoletti rientra in questa categoria?non credo proprio. E se uno chiede l’elemosina in cambio di un santino? E quelli che vendono porta a porta contratti energetici e di altro tipo come li consideriamo? Se proprio il sindaco voleva usare “il pugno duro”, come va di moda, poteva utilizzare quanto permesso dal discutibile decreto Minniti-Orlando.

I commenti sono chiusi.