Approvata la proposta di legge a sostegno dei piccoli produttori agricoli

“Toscana compie passo avanti a sostegno dei piccoli produttori”

 

Approvata dall’Assemblea toscana la proposta di legge a sostegno dei piccoli produttori agricoli; primi firmatari Serena Spinelli, capogruppo di Articolo Uno Mdp e Tommaso Fattori, capogruppo di Sì Toscana a Sinistra

“Con questa legge diamo finalmente un sostegno concreto all’agricoltura contadina, un modello diverso da quello della produzione industriale i cui benefici in termini di tutela del suolo e della biodiversità non sono mai calcolati abbastanza. Siamo soddisfatti per il via libera dell’Assemblea regionale, arrivato oggi dopo l’approvazione all’unanimità della settimana scorsa in Commissione sviluppo economico e rurale. La legge, frutto della fusione delle pdl 99 e pdl 100, permette chiarezza delle procedure e di conseguenza un’enorme semplificazione che auspichiamo possa avere ripercussioni positive anche sul reddito dei piccoli contadini”. È quanto dichiarano Tommaso Fattori, capogruppo di Si Toscana a Sinistra, e Serena Spinelli, capogruppo Art.1 Mdp, primi firmatari della Pdl, Disposizioni per la lavorazione, la trasformazione e il confezionamento di prodotti agricoli di esclusiva provenienza aziendale.

“La Toscana segna un passo avanti significativo a supporto di un settore preziosissimo per la qualità dei prodotti, per la tutela delle biodiversità e degli equilibri idrogeologici – continuano Spinelli e Fattori – Il cuore della norma è quello di permettere a queste realtà di lavorare, trasformare e confezionare i loro prodotti  e di poterlo fare nei locali della propria azienda o della propria abitazione, che ovviamente dovranno rispondere a determinati criteri igienico sanitari. La legge supera il limite dei piccoli quantitativi di prodotti e introduce la possibilità di utilizzare alimenti extra aziendali tradizionalmente usati a fini conservativi, come sale, zucchero, olio. I destinatari degli interventi sono gli imprenditori agricoli, i coltivatori diretti, le cooperative agricole che utilizzano esclusivamente il lavoro dei propri soci; quelle realtà i cui prodotti sono destinati alla degustazione presso l’azienda e alla vendita diretta al consumatore finale nel mercato locale, inteso quello del territorio della provincia in cui ha sede l’azienda e nelle province confinanti. L’obiettivo è quello di valorizzare i prodotti della filiera corta e di contribuire alla difesa della campagna e delle zone montane altrimenti abbandonate. Inoltre, ricordiamo che la crisi ha spinto molti giovani verso un ritorno alla terra; a maggior ragione, serve semplificare e incentivare l’approccio a un settore come quello dell’agricoltura contadina che contiene grandi qualità e benefici per tutta la collettività”, concludono Fattori e Spinelli.

 

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